Superlega, previsto un Salary Cap per gli stipendi dei calciatori

Come annunciato da Florentino Perez sarà previsto un tetto sul monte ingaggi per le squadre partecipanti alla nuova lega.

Dalot e Ronaldo
Dalot e Ronaldo (© Getty Images)

Lo chiamano già il torneo dei ricchi, dell’élite del calcio europeo. In effetti la Superlega sembra voler nascere con criteri di meritocrazia relativi alla storia dei club partecipanti e al fatturato. Le dodici squadre fondatrici sono infatti tra le più seguite e viste al mondo.

Nonostante la notizia del maxi-investimento fornito dal colosso americano JP Morgan e dei ricavi di lusso previsti per le squadre partecipanti, anche la Superlega manterrà una propria etica sportiva e finanziaria. Lo ha annunciato ieri Florentino Perez, patron del Real Madrid e presidente anche di questa nuovissima lega europea.

Verrà infatti varato un Salary Cap per evitare che il monte-ingaggi delle suddette società arrivi a toccare picchi insostenibili. Perez ha spiegato così: “Il limite massimo per gli stipendi sarà fissato al 55% del fatturato. Gli stipendi aumentano sempre e le entrate scendono. Anche i nostri sponsor sono in difficoltà, multinazionali come Adidas o Emirates che non riescono a raggiungere i livelli precedenti alla pandemia”.

In sintesi, chi ha ipotizzato contratti faraonici per i calciatori presenti alla Superlega dovrà ridimensionare le proprie idee. Ovvio che calciatori come Leo Messi o Cristiano Ronaldo continueranno ad ottenere stipendi da nababbi, ma più in linea con le possibilità dei club e con maggiore omogeneità rispetto al resto dei compagni.


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Perez: “Ci avvarremmo di FFP e del VAR”

Non solo il Salary Cap nel regolamento istituzionale e finanziario della nuova Superlega. Lo stesso Florentino Perez ha fatto sapere di come i club dovranno attenersi al Fair Play Finanziario anche uscendo dalle competizioni UEFA.

Ci avvarremo del FFP come in passato, è un regolamento importante affinché il calcio campi ancora 100 anni”. Ma evidentemente le restrizioni promulgate dalla UEFA in passato non saranno così soffocanti, visti anche i ricavi annuali previsti per chi vi parteciperà.

Altro annuncio importante riguarda il VAR. Anche la Superlega ha scelto di puntare sulla tecnologia e sull’assistenza via monitor per gli arbitri. In un calcio così ricco e moderno come quello ipotizzato dai 12 fondatori non poteva non esserci anche spazio per la discussa innovazione per i direttori di gara.

E gli arbitri? Perez ha ammesso di puntare al meglio: “Cercheremo di selezionare i migliori con criteri professionali. Faremo del nostro meglio”.

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