Kessie sul rinnovo: “Il Milan mi avrà per sempre. Appena torno sistemo tutto”

Con le dichiarazioni per la Gazzetta dello Sport, il Presidente Franck Kessie ha messo a tacere ogni diceria attorno al suo rinnovo col Milan. L’ivoriano vuole solo i rossoneri. L’intervista completa 

Franck Kessie
Franck Kessie (Twitter)

Nella tarda serata di ieri, ha fatto un gran clamore leggere le prime parole dell’intervista di Franck Kessie per la Gazzetta dello Sport. L’ivoriano non ha usato mezzi termini e ha scacciato ogni dubbio sul suo rinnovo col Milan: “Sono orgoglioso di aver scelto questo club e non è mia intenzione andare via. Anzi, voglio restare per sempre. Mi piace tanto quando gli ultrà cantano: “Un Presidente, c’è solo un Presidente…”. Ecco, io voglio esserlo a vita. Almeno quella calcistica…”.

Parole, quelle del Presidente, che hanno subito rincuorato i tanti devoti al Diavolo rossonero. La rosea, nella sua edizione odierna, ha reso nota l’intervista completa a Franck Kessie. Ma prima di ciò è stato spiegato che in settimana andrà in scena un faccia a faccia cruciale tra la dirigenza rossonera e l’agente dell’ivoriano, George Atangana. Il Milan, spiega la Gazzetta dello Sport, ha aumentato la sua offerta da 4 milioni inclusi bonus sino a 5,5 milioni di euro.

Atangana, però, conta di raggiungere un ingaggio alla Zlatan Ibrahimovic, ovvero arrivare ai 7 milioni di euro con eventuali bonus. L’intenzione di Maldini e Massara è quella di chiudere la questione in settimana, magari prima dell’arrivo di Franck, impegnato alle Olimpiadi con la sua Costa d’Avorio. Ma se così non dovesse essere, niente paura, il Presidente ha giurato amore  eterno al Milan, e quando farà ritorno a Milanello ci penserà lui stesso a sistemare ogni possibile incomprensione. Le sue parole per la Gazzetta dello Sport.


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Kessie: “Tifosi state tranquilli, io mantengo sempre la parola”

Di seguito l’intervista completa de La Gazzetta dello Sport a Franck Kessie:

Sulla preoccupazione dei tifosi per un rinnovo che tarda ad arrivare: “Capisco, ma devono stare tranquilli. Io mantengo sempre la parola, dovrebbero conoscermi. Adesso sono qui a Tokyo per ottenere qualcosa d’importante con il mio Paese, ma appena finita l’Olimpiade torno a Milano e sistemiamo tutto. Non ci saranno problemi”.

Sui continui contatti con la dirigenza rossonera: “Certo, abbiamo una chat e ci messaggiamo in continuazione con Paolo Maldini e Frederic Massara, conoscono alla perfezione il mio pensiero”.

Se c’è da preoccuparsi sulla sua condizione dato l’impegno delle Olimpiadi: “E perché? Questo è il mio lavoro: correre, fare muro e ripartire. Più gioco, più sto meglio. Sono super motivato, non vedo l’ora di riabbracciare i miei compagni e il mister Pioli. Ci aspetta una stagione ricca d’impegni”.

Sulla Champions da disputare: “Appunto, l’abbiamo voluta a ogni costo. E ottenuta con merito. Ora dobbiamo essere all’altezza del nome che ha il Milan in Europa. Non deluderemo”.

Sugli addii di Donnarumma e Calhanoglu: “Ovvio, abbiamo condiviso una parte importante della nostra vita. E poi Gigio è in questo momento il portiere più forte al mondo. Ma io non posso entrare nelle decisioni di altre persone, comando solo per me. Mi dispiace molto, ma sono arrivati nuovi giocatori importanti. Da Milan”.

Se ha sentito Donnarumma dopo la vittoria dell’Europeo: “Sì, perché la sua gioia è stata anche la mia: bello vedere trionfare la Nazionale di Mancini. Un po’ me l’aspettavo, la prima partita contro la Turchia ha fatto capire il valore della squadra. Una grande Italia. Ho chiamato Gigio, ma pure Leo Bonucci e Cristante”.

Sull’acquisto Giroud e su quanto avrebbe fatto comodo averlo la scorsa stagione: “Questi discorsi li lascio fare al nostro allenatore Pioli. Nell’ultimo campionato tutti hanno dato il massimo, altrimenti il secondo posto non sarebbe arrivato. Poi nessuno lo nega, in attacco abbiamo patito l’infortunio di Ibra. Uno come lui quando è in campo ci dà sicurezza. Giroud non ha bisogno dei miei complimenti, sono contento che ora giochi per il Milan”.

Sul fatto che rispetto alle altre big di Serie A, il Milan è l’unica a non aver cambiato allenatore: “Solo il campo dirà se è così. A volte riesci a vincere subito anche con un nuovo allenatore, in altre occasione fai fatica. Al Milan non abbiamo questo problema: giochiamo a memoria, il modulo è collaudato. Speriamo sia un’arma in più, perché dobbiamo puntare al massimo in ogni competizione. Che sia il campionato oppure le coppe”.

Sul bel gol fatto all’Olimpiade: “Voglio lasciare il segno con la maglia della Costa d’Avorio. I Giochi sono qualcosa di unico, ora abbiamo una sfida tosta contro la Germania (dopodomani: basta un punto per accedere ai quarti, ndr). Dobbiamo restare concentrati. Il gol all’Arabia Saudita? Pesante più che bello. E mi ha fatto piacere ricevere i complimenti via chat dei compagni del Milan. Un affetto sincero. Ecco perché fremo pensando al rientro in Italia”.

Su chi batterà i rigori la prossima stagione, lui o Ibra?: “La prima scelta tocca a lui. È un attaccante, ha bisogno di far gol come io di correre. Quindi, se lui vuole batterli, va bene così. Se invece non se la sente, allora non mi tiro indietro…”.

Su quando arriverà questa elezione a vita (il rinnovo col Milan): “Presto, molto presto. Ma non troppo: voglio andare avanti il più possibile nel torneo olimpico. Al termine, il Milan mi avrà per tutto il tempo che vorrà…”.

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