UEFA, arresti nella sede a Nyon prima dell’Europeo

Secondo fonti svizzere, due mesi prima dell’Europeo ha avuto luogo un blitz della polizia nella sede della UEFA, a Nyon. Diverse persone sono sotto indagine per corruzione 

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Logo Euro2020 (©Getty Images)

Secondo il quotidiano svizzero Blick, due mesi prima dell’Europeo la polizia cantonale di Vaud è intervenuta sconvolgendo il programma di preparazione della competizione continentale. La procura svizzera ha confermato l’esistenza di una indagine penale che ha coinvolto anche la UEFA. Sarebbe, infatti, avvenuto un blitz della polizia a Nyon. Ciò ha comportato che diverse persone, tra cui collaboratori della UEFA, sono state interrogate.


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Blick racconta una vicenda clamorosa: due persone hanno trascorso quattro mesi in carcere. Il primo è stato scagionato mercoledì e il secondo venerdì. Non viene però specificato dalla procura se entrambi gli arrestati siano dipendenti della UEFA. È stato spiegato che le indagini proseguiranno nei prossimo mesi. Non sono note neanche le ragioni dell’intervento e di questi due arresti. Calcio e Finanza spiega che (secondo le fonti di Blick) “sono state raccolte retrocessioni su contratti che vincolano la UEFA ai fornitori di servizi: le somme sottratte sarebbero notevoli e interesserebbero il dipartimento “Comunicazioni e tecnologie dell’informazione” (ICT)”.

La vicenda è stata sino ad adesso tenuta nell’ombra dall’organo calcistico europeo. E anche l’intervento della polizia cantonale non era mai stato rivelato prima di adesso. L’UEFA si è esposta soltanto nelle ultime ore in merito alla questione e ha dichiarato: “La UEFA ha collaborato immediatamente e pienamente con le autorità svizzere quando siamo stati contattati in merito. Tutte le altre domande dovrebbero essere rivolte alla procura di Vaud”.

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