Milan, Pioli studia il cambio di modulo: la nuova soluzione

Pioli non è fossilizzato il 4-2-3-1, modulo utilizzato per un anno e mezzo. L’allenatore del Milan lavora a delle modifiche, una in particolare.

Pioli Murelli Giacomo
Giacomo Murelli e Stefano Pioli (foto AC Milan)

Le amichevoli estive sono ormai terminate e il Milan pensa al debutto in campionato. Lunedì 23 agosto la squadra andrà in scena a Genova contro la Sampdoria e l’obiettivo è quello di iniziare con una vittoria.

Dopo l’ottimo secondo posto della scorsa Serie A, i rossoneri sono chiamati a ripetersi. Ci sono tanti giocatori dai quali ci si attende una crescita, vista la loro giovane età. E lo stesso Stefano Pioli è atteso a delle conferme. Ci sarà anche il ritorno in Champions League, pertanto esami per tutti in questo 2021/2022.


Leggi anche:


Milan con il 4-4-2? Pioli sperimenta un nuovo modulo

A Milanello il gruppo lavora con grande impegno e concentrazione per fare una grande annata. Pioli sta studiando nuove soluzioni per mettere i giocatori nella condizione migliore per esprimere il loro talento. Nella sua testa c’è anche la possibilità di cambiare modulo, come si è visto già durante le amichevoli. Se nella scorsa stagione il 4-2-3-1 sembrava intoccabile, adesso non è più così.

Il quotidiano Tuttosport spiega che l’arrivo di Olivier Giroud ha portato l’allenatore rossonero a valutare delle alternative tattiche. Un modulo sperimentato è il 4-4-2, utilizzato nell’ultimo test estivo contro il Panathinaikos. Una soluzione che permette al centravanti di non rischiare di rimanere isolato davanti, ma di avere un partner con il quale dialogare. A Trieste è stato Ante Rebic a supportarlo, con Rafael Leao impiegato esterno sinistro.

Formazione abbastanza sbilanciata, però Pioli potrebbe riproporla. Anche perché, tolto Brahim Diaz, non c’è un altro vero trequartista e dunque l’allenatore emiliano deve avere pronte altre varianti. Il Milan sta lavorando all’acquisto di un nuovo fantasista, però al momento non c’è una trattativa vicina alla conclusione positiva.

In ogni caso, è importante avere un piano B nel caso in cui non funzionasse quello A. Un tecnico deve sempre essere aperto a studiare delle modifiche e non fossilizzarsi solo su un modulo. Anche perché con il rientro di Zlatan Ibrahimovic non è escluso che lo svedese e Giroud possano essere schierati insieme. Una soluzione da provare certamente. Soprattutto in certe partite avere un attacco “pesante” può tornare molto utile.

Impostazioni privacy