Pioli ed il tabù Allegri: mai vincente in carriera contro lo juventino

Stefano Pioli vuole vincere con il Milan stasera anche per sfatare un tabù personale che dura ormai da sempre.

Pioli e Allegri
Pioli e Allegri (Getty Images)

Stasera all’Allianz Stadium di fronte vi saranno due allenatori tra i più esperti e navigati della Serie A. Tecnici che hanno avuto parabole e carriere piuttosto differenti: da una parte Massimiliano Allegri, già da giovane indicato come un enfant prodige delle panchine, dall’altra Stefano Pioli. Ovvero il veterano che ha costruito pezzo per pezzo la sua rivalsa.

Oggi guidano due club che puntano in alto, per storia, tradizione ed ambizione. Anche se l’avvio del Milan di Pioli sembra essere enormemente più positivo e concreto di quello della Juventus, c’è la cabala che finora ha sempre premiato Allegri.

La statistica è impietosa: Pioli non ha mai battuto in carriera Allegri nei panni di allenatore. In 17 precedenti, tutti in Serie A, il tecnico milanista è sempre stato costretto a soccombere, o quanto meno non ha mai portato a casa un successo prezioso.


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14 vittorie e tre pareggi per Allegri contro Pioli

Il primo scontro sul campo tra Allegri e Pioli risale al 2010, con il Milan di mezzo. Il tecnico toscano guidava i rossoneri, nell’anno dell’ultimo Scudetto vinto. Pioli invece cercava di salvare un onesto Chievo Verona: il primissimo duello tra i due finì 3-1 per Allegri, visto anche il forte divario tecnico.

Seguirono diversi scontri tra il Milan di Allegri e lo stesso Pioli, che sarebbe passato dal Chievo alla panchina del Bologna. Gli unici tre pareggi conquistati dal mister emiliano tra il 2011 ed il 2013, quando quest’ultimo fu in grado di strappare punti al Diavolo nonostante le ampie differenze in rosa.

Dal 2014 Allegri è divenuto il tecnico della Juventus (fino al 2019 per poi tornare l’estate scorsa). In questo lasso di tempo ha sempre battuto le squadre di Pioli, in particolare Lazio, Fiorentina e Inter. Quello di stasera sarà il primo duello Juve-Milan con i due rivali l’uno di fronte all’altro. L’occasione più ghiotta per il tecnico rossonero di abbattere il tabù e migliorare la classifica dei suoi.

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