Shevchenko: “Merito di Ancelotti se sono un allenatore”

Uno stralcio delle parole di Andriy Shevchenko, neo allenatore del Genoa ma sempre molto legato ai colori rossoneri.

Da qualche giorno Andriy Shevchenko è il nuovo allenatore del Genoa. Un colpaccio da parte della nuova proprietà ligure, che ha deciso di puntare su un profilo stimato ed internazionale.

Andriy Shevchenko
Andriy Shevchenko (©LaPresse)

Sheva dunque torna in Italia, per la prima volta da allenatore, mentre la sua carriera in Serie A da calciatore era stata legata soltanto al Milan, un club al quale è rimasto molto attaccato a livello affettivo.

Nella conferenza stampa di presentazione l’ucraino ha inevitabilmente affrontato l’argomento Milan. Perché Sheva non è di certo il primo ex calciatore rossonero a diventare allenatore ad alti livelli.


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Prima di lui, anche gente come Gattuso, Pirlo, Nesta, Brocchi e Pippo Inzaghi hanno abbracciato la carriera da allenatore. Chi con fortune alterne e chi invece con maggiore continuità e qualità. Con un minimo comune denominatore: tutti hanno imparato da Carlo Ancelotti, il loro allenatore ai tempi del Milan.

Shevchenko ha parlato proprio di questo: “Mi sento molto spesso con tutti i miei ex compagni del Milan, con chi allena e anche chi non ha scelto questa strada. Ancelotti? Sicuramente se siamo allenatori è merito suo. Per iniziare una carriera così devi avere un carattere, una visione e una psicologia corretta, per avere miglior contatti con i giocatori. I nostri successi nel Milan sono frutto di un gruppo eccezionale, con ragazzi dai grandi valori”.

Non a caso Sheva, fin dai tempi della Nazionale ucraina, ha scelto di puntare forte su Mauro Tassotti. Ovvero lo storico vice-allenatore di Ancelotti, colui che compensava alcune mancanze a livello tattico del mister di Reggiolo

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