Scaroni ammette: “Non so se andrò a Londra per Tottenham-Milan”

Scaroni all’Hotel Sheraton ha concesso qualche battuta sul momento del Milan: il presidente rossonero non sa se andrà a Londra.

Oggi ricorrono i 20 anni dalla creazione di Fondazione Milan, public charity creata per realizzare progetti benefici rivolti sia all’Italia che al resto del mondo. L’attenzione alle persone in difficoltà è uno dei valori del club rossonero, che si impegna ad aiutarle con delle apposite iniziative.

Paolo Scaroni Fondazione Milan
Paolo Scaroni e Giorgio Furlani alla festa di Fondazione Milan – MilanLive.it

Paolo Scaroni, presidente del Milan e della fondazione, non poteva mancare all’evento organizzato stasera all’Hotel Sheraton per celebrare questo 20° anniversario. Ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti, che ovviamente gli hanno chiesto del periodo della squadra rossonera: “I momenti-no – riporta La Gazzetta dello Sport – esistono anche nel mondo del calcio. Noi adesso abbiamo cambiato passo e speriamo di continuare a fare bene. In questo settore ci sono alchimie che creano passaggi facili, ma anche difficili. Può succedere, il nostro è un ambiente tranquillo. Anche se qualcosa gira storto, siamo in grado di mantenere la calma“.

Gli è stato domandato anche di Tottenham-Milan, match di ritorno degli Ottavi di Champions League. Ha ammesso che non è sicuro di volare a Londra dopo l’1-0 vincente di San Siro: “Abbiamo fatto un buon percorso e ora devo decidere se andare a Londra. Onestamente, ho un po’ di ansia al pensiero… Comunque sono contento che tutte le squadre italiane abbiano vinto la prima partita. Faccio il tifo per tutte, perché il nostro calcio ha bisogno di tornare protagonista in Europa“.

Scaroni ha fatto detto qualcosa anche su Fondazione Milan, che presiede con orgoglio: “Galliani ha messo su questa meravigliosa creatura e lo dobbiamo ringraziare per essere arrivati a questo punto. Negli ultimi anni ho portato avanti il progetto e puntiamo a fare altre belle cose, sia in Italia sia all’estero“.

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