Santi Gimenez si presenta: “Voglio lasciare il segno al Milan. Ecco cosa prometto”

Oggi giornata importante, Santiago Gimenez sostiene la conferenza stampa di presentazione: ecco le parole del nuovo bomber del Milan.

Santi Gimenez attaccante del Milan posa con la maglia numero 7
Santi Gimenez: la conferenza stampa di presentazione in diretta (foto AC Milan) – MilanLive.it

Il Milan l’ha voluto fortemente e Santi Gimenez a sua volta ha desiderato ardentemente la maglia rossonera. L’operazione è andata in porto dopo una trattativa non facile con il Feyenoord. Operazione da complessivi 35 milioni di euro, bonus compresi.

Oggi la conferenza stampa di presentazione del nuovo numero 7 rossonero, che ieri si è già allenato a Milanello e che è carico per questa nuova esperienza professionale. Di seguito la diretta testuale con tutte le dichiarazioni del nazionale messicano e di Zlatan Ibrahimovic.

Santiago Gimenez: le parole da nuovo giocatore del Milan

EMOZIONI DA ROTTERDAM A MILANO – “Uno dei sogni da piccolo era quello di giocare in Europa e si è avverato, ora voglio lasciare la mia impronta in questa squadra”.

CONDIZIONI FISICHE – “Ho avuto un piccolo infortunio nell’ultima partita e sono prontissimo adesso”.

COME HA VISSUTO LA TRATTATIVA – “Mi stavano seguendo dal mercato scorso, io sono concentrato sul gioco. Il gruppo dietro di me ha fatto sì che questo fosse possibile. Io sono uomo di fede e lascio tutto nelle mani di Dio”.

IDEA SUL MILAN E COSA PUO’ DARE – “Posso promettere che farò tutto il possibile in campo. Non credo nell’individualismo, ma nel gioco di squadra. Penso che questa sia competitiva e possa vincere. Non posso dire un numero di gol che farò, ma darò il massimo”.

PUNTO FORTE E DEBOLE, ISPIRAZIONE – “Un giocatore che seguo tanto per la sua storia è proprio Ibrahimovic. Quello che dice al microfono lo faceva in campo. Sento la responsabilità di essere al Milan. La passione e la potenza sono miei punti forti, poi devo limare dei dettagli in varie situazioni di gioco. Lavorerò per fare del mio meglio”.

OFFERTA ESTIVA – “Il Milan è sempre stato un sogno, un obiettivo da raggiungere. Io sono concentrato su lavorare e giocare, sapevo che le porte restano aperte e che il Milan mi seguiva”.

NUMERO 7 – “Ha tanti significati. Nella Bibbia è il numero perfetto, non ho avuto dubbi. Era anche il numero di Shevchenko”.

ESULTANZA COL FEYENOORD SEMBRAVA “RESTO QUI” – “Era un gesto che facevo anche prima, per dire che eravamo presenti, che eravamo al Feyenoord. Poi a livello mediatico ha fatto parlare”.

AMBIENTE MILAN – “Per me è come un vestito fatto su misura, ha uno spirito infuocato e fame di vincere, mi identifico in questo e voglio lasciare il mio segno”.

FEYENOORD IN CHAMPIONS – “Sarà bello tornare a Rotterdam, sarà speciale. Quella era la mia famiglia e continuerà ad esserla”.

POCHI MESSICANI IN ITALIA – “Ogni giocatore ha la responsabilità di portare avanti la sua bandiera nazionale, al Milan è il mio turno portare quella del Messico, posso rappresentarlo in un club così importante. Siamo uniti in Messico, vogliamo il meglio per tutti. Non sono solo, avrò tutti con me”.

DIVENTARE PIU’ FORTE DI HUGO SANCHEZ? – “Non sono qui per fare confronti, seguo la mia strada e voglio lasciare il mio segno con umiltà e impegno. Poi le persone giudicheranno. Sono Santiago Gimenez e cercherò di fare la mia storia”.

Le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic

INTRODUZIONE – “Lo abbiamo seguito tanto, anche l’estate scorsa avevamo parlato della possibilità che venisse e non c’era. Oggi siamo qua ed è la cosa più importante, siamo contentissimi”.

MERCATO INVERNALE DEL MILAN: SVOLTA? – “Ieri giornata molto intensa, ma sempre sotto controllo. Devo ringraziare l’avvocato, la segreteria e tutte le persone coinvolte. Abbiamo fatto tutto quello che volevamo. Non siamo contenti della situazione di classifica, abbiamo rinforzato la squadra: cinque fuori, cinque dentro. Siamo soddisfatti del mercato, la squadra cambierà la situazione”.

GAP DIMINUITO DA CHI È DAVANTI? – “Abbiamo rinforzato la squadra e pensiamo che questo ci porterà avanti. Vedremo se avremo diminuito il gap, però crediamo in quello che abbiamo fatto dialogando con il mister”.

PRIMO MERCATO DA PROTAGONISTA PER IBRA – “Non sono direttore sportivo… È stato molto intenso e interessante, con tanti movimenti e tante situazioni. C’è un countdown e devi fare tutto prima. Abbiamo fatto quello che volevamo. Ho colleghi che stanno facendo un ottimo lavoro, tutto quello che facciamo lo facciamo come team, poi parleranno i risultati”.

COSA NON HA FUNZIONATO – “Mancava continuità. Quando va bene, non si riesce a continuare a vincere. Quando vinci, arrivano fiducia e ritmo. Purtroppo abbiamo sempre incontrato dei blocchi e devi ripartire nuovamente. Abbiamo avuto momenti alti e bassi. Poi finora solo noi abbiamo un trofeo, pensa se fosse andata normalmente… Noi giochiamo per vincere”.

PERCHÈ 5 NUOVI INNESTI – “Quando abbiamo iniziato la stagione abbiamo creduto in quello che abbiamo fatto, poi le situazioni sono dinamiche e si dipende dai risultati. Non siamo soddisfatti della situazione, abbiamo cercato di cambiare e portare qualcosa di nuovo con più movimenti. Se non porti risultati, cerchiamo di farlo. Abbiamo un trofeo, ma vogliamo fare di più”.

PERCHÈ OPERARE A FINE MERCATO – “Ogni caso è a sé. Ci sono tre parti che contano: Milan, giocatore e l’altra squadra. Servono accordi tra tutte. Ci sono state trattative più lunghe e altre più veloci. Alla fine i nuovi giocatori sono arrivati in accordo con l’allenatore. L’ultimo è stato Sottil, lo abbiamo fatto un minuto e mezzo prima della chiusura. Stress totale, ringrazio l’avvocato, la segreteria e tutte quante le persone che sono dietro e di cui non si parla”.

CESSIONE BENNACER – “Ha cercato una nuova avventura. Se uno vuole qualcosa di nuovo o ha un’altra idea in testa, non deve essere qua. Se uno ha in mente qualcosa, è già fuori della squadra. Abbiamo cercato di trovare la migliore soluzione per noi e per lui”.

TIFOSI – “Sono importanti, con i tifosi la squadra è doppiamente più forte. C’è differenza quando loro ci sostengono. Alcune cose non posso controllarle, stiamo facendo tutto per portare risultati. Con i tifosi saremo più forti, basta vedere l’ultimo Scudetto. La squadra non era da top 4 per molti, invece abbiamo vinto anche grazie alla loro spinta”.

CARATTERISTICHE DI GIMENEZ, COSA È IL MILAN OGGI – “Ha fame di fare gol, mi ricorda Camarda. Questo o ce l’hai o non ce l’ha. Le sue qualità si vedono soprattutto dentro l’area, ma aiuta anche fuori. Oggi trova un Milan molto forte, giocherà con Leao, Pulisic, Reijnders, Fofana, Walker e altri che possono fare assist. Non ti preoccupare”.

GIMENEZ – “È qui per portare risultati, lo aiuteremo ad avere successo e speriamo che lasci la sua impronta. Ovviamente dipende tanto anche dal giocatore, dalla sua voglia, dai suoi obiettivi, da cosa cerca. Quello che c’è attorno è problema nostro, lui deve solo pensare a lavorare e a stare bene”.

TIFOSI CRITICI – “La squadra è più forte con i tifosi, come ho già detto. Io sono concentrato e sto lavorando per portare risultati. Da calciatore amavo essere odiato, parli con la persona sbagliata… Non ho bisogno di caricarmi”.

FEYENOORD IN CHAMPIONS – “Era meglio vincere contro la Dinamo Zagabria e fare due partite in meno. Poi c’è stato il destino, a volte succede ed è capitato anche a me. Vinceremo e lui farà gol”.

DAI GIORNI DEL CONDOR GALLIANI AI GIORNI DI IBRA – “Il mercato è molto dinamico, tante cose succedono alla fine. È stato interessante. Una nuova esperienza. Poi ho lavorato con il numero 1, Mino Raiola, oggi ho capito quanto fosse forte rispetto agli altri. Lo dico con rispetto”.

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