Joao Felix: “Inter interessata, ma ho scelto il Milan. Se ci sarà la possibilità di rimanere…”

Oggi il nuovo rinforzo della squadra rossonera ha parlato in conferenza stampa: ecco le sue dichiarazioni in diretta.

Joao Felix giocatore del Milan sorridente a San Siro
Joao Felix al Milan: la conferenza stampa di presentazione in diretta (LaPresse) – MilanLive.it

Debuttare a San Siro segnando un bel gol non è da tutti, ma Joao Felix lo ha fatto. Nella partita di Coppa Italia contro la Roma ha realizzato la rete del 3-1 definitivo con un pregevole colpo sotto e ha scatenato la gioia dei tifosi.

Il portoghese, arrivato in prestito secco dal Chelsea, ha grande voglia di fare bene in questa sua esperienza al Milan. Ha voluto fortemente indossare la maglia rossonera, rifiutando altre destinazioni, e con Sergio Conceicao come allenatore ambisce a sprigionare tutto il suo talento per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi fissati. Di tutto questo e non solo ha parlato nella conferenza stampa di presentazione oggi dalle ore 14:30. Presente anche Zlatan Ibrahimovic.

Joao Felix al Milan: la conferenza stampa live

COSA L’HA EMOZIONATO FINORA – “Una settimana fantastica, con due vittorie e l’opportunità di giocare a San Siro, facendo gol per il Milan. Il Milan è un club grandissimo”.

KAKA’ – “Il mio giocatore preferito, un idolo. Non posso paragonarmi a lui, ma spero di fare la mia storia al Milan”.

Joao Felix in azione durante Empoli-Milan
Joao Felix al Milan: la conferenza stampa live (LaPresse) – MilanLive.it

MILAN EQUILIBRATO CON 4 GIOCATORI OFFENSIVI – “Penso di sì. Di solito le persone vedono che la difesa è molto importante, però avere quattro attaccanti non significa non avere equilibrio. Anche noi davanti siamo pronti a difendere e aiutare, cerchiamo di dare l’equilibrio. Lo avete visto anche con l’Empoli, nel secondo tempo abbiamo difeso bene e attaccato bene”.

SERGIO CONCEICAO – “Conoscevo già il mister, ho giocato contro di lui. Quando ho lasciato il Portogallo l’ho seguito. Io mi aspettavo di giocare nel mio ruolo. Non mi ha detto quanto avrei giocato, ma mi ha convinto dicendo che avrei giocato nella mia posizione. So come giocano le sua squadre, mi piacciono e anche per questo ho scelto di venire qua”.

COSA NON HA FUNZIONATO DOPO I 120 MILIONI SPESI DALL’ATLETICO MADRID – “In tutti i club le aspettative era vedermi giocare al meglio e vincere, poi se le cose non succedono non succedono. La cosa importante è perseverare e andare avanti, sono sicuro che un giorno ce la farò”.

RIMANERE A LUNGO AL MILAN – “Per adesso sono in prestito fino a giugno, poi vediamo. Ora mi sta piacendo tutto al Milan, sono stato accolto bene ed è importante stare bene. Sto bene qui, se ci sarà la possibilità di rimanere, mi piacerebbe”.

OPPORTUNITA’ AL MILAN NEL RUOLO DI TREQUARTISTA – “Tutto quello che potrò fare, lo farò; quello che mi chiederà di fare il mister, cercherò di farlo. Darò il mio meglio, sono agli ordini del mister e del club”.

RAPPORTO CON RAFAEL LEAO – “Il primo a telefonarmi per chiedermi se era vero che sarei arrivato al Milan. Quando ha firmato, mi ha chiamato e mi è sembrato contento. Abbiamo un rapporto, abbiamo già una buona intesa in campo. Mi piace averlo vicino”.

RUI COSTA – “Lo conosco, quando giocavo al Benfica lui lavorava lì. Ho parlato con lui, anche se negli ultimi anni non ho avuto contatti perché abbiamo preso strade diverse. Non l’ho visto giocare al Milan, so che è un idolo qui. Come Kakà, ha fatto la storia. Magari riuscirò a farla anche io”.

INTER LO VOLEVA? – “Il mio agente ne ha parlato, l’Inter era interessata, ma stavo già parlando con il Milan e avevo già in testa l’idea di venire qua”.

AMBIENTE MILAN – “Ho amato subito l’ambiente, l’atmosfera dello stadio. Conoscevo questo tipo di atmosfere, ma qui al Milan è diverso. Con la Roma era la prima partita, non mi aspettavo un’accoglienza così affettuosa, è stato incredibile. Spero che continui così”

NUMERO 79 COME AL BENFICA – “Questo è un numero a cui sono affezionato, il primo che ho avuto nel calcio professionistico e con il quale ho vinto. Mi è sempre piaciuto, ma il numero non incide su di me. Se mi aiuterà a fare bene, ben venga…”.

OBIETTIVO – “Aiutare il club e la squadra, vincere. La carriera è fatta di titoli, l’importante è vincere, questo è il mio obiettivo”.

BATTERE PUNIZIONI/RIGORI – “Non ci abbiamo lavorato tanto, ma quando sarà necessario sono qua”.

COSA GLI È PIACIUTO E COSA NO DEL CALCIO ITALIANO – “Presto per dirlo, però c’è la marcatura a uomo, può essere positivo o negativo. Per me positivo, perché coi movimenti corretti e i passaggi al momento giusto si possono trovare spazi negli squadre avversarie. Le squadre sono aggressive, i giocatori non mollano mai, ci sono tanti duelli e chi ha la meglio in questi duelli ha più possibilità di vincere”.

RUI COSTA TANTI ASSIST E POCHI GOL, JOAO FELIX INVECE? – “Preferirei fare più gol. Se voglio entrare nella storia del Milan, preferirei farlo per i gol e non per gli assist”.

Le parole di Zlatan Ibrahimovic

INTRODUZIONE – “Si è già presentato a San Siro con un gol magico, ma diamo il benvenuto a Joao Felix. Grande talento, grande esperienza anche se giovane, può crescere ancora. Cercavamo un giocatore che agisse tra centrocampo e attacco, lui è un giocatore che sa sbloccare le situazioni e le partite, può fare la differenza. È un calciatore magico, questa cosa ce l’hai o non ce l’hai. Siamo soddisfatti, ora dobbiamo metterlo in condizione di poter fare meglio possibile”.

ATTACCO FORTE – “Abbiamo cercato di dare all’allenatore due squadre con questo mercato, deve avere più alternative con tante partite vicine. Le opzioni ci sono, poi dipende dall’allenatore. Basta che difendano, possono giocare tutti assieme… Serve avere equilibrio, difendere e attaccare. L’importante è aver dato più alternative all’allenatore. Siamo al Milan, nessuno ha il posto garantito. Speriamo che Joao Felix diventi una leggenda del Milan”.

INSISTENZA DI CONCEICAO PER AVERE FELIX – “Quando si è presentato il suo nome, abbiamo discusso, poi quando abbiamo deciso abbiamo chiuso in 5 minuti. L’allenatore ha spinto per averlo, lo conosce bene, ha anche dormito a casa sua, perché lui e suo figlio si conoscono. Tutto è andato veloce quando abbiamo fatto la scelta”.

EPISODI ARBITRALI – “Quando giochiamo, ai giocatori chiedo sempre di essere educati e rispettosi. Nell’ultima partita ho chiesto l’all’arbitro rispetto per il Milan e i nostri calciatori. Sono sorpreso che i calciatori non abbiano reagito in maniera più forte, soprattutto dopo l’intervento su Walker. Era una situazione fuori controllo: se fosse andata male, il giocatore poteva rimanere fuori un anno. Non voglio essere troppo drammatico, però era un fallo pericoloso. L’arbitro ha detto che forse era da ammonizione… La situazione di Tomori è stata la conseguenza di aver lasciato proseguire l’azione, di non aver fermato il gioco. C’era un fuorigioco prima del fallo di Tomori. Non è accettabile. Quando ci sono queste situazioni, noi lo diciamo e mandiamo una lettera a chi dobbiamo mandarla, all’AIA. Non è accettabile, sono due situazioni molto gravi e che hanno conseguenze sulla partita. Senza Tomori eravamo con un giocatore in meno quando invece era l’Empoli a doverne avere uno in meno da prima per il fallo su Walker. Capisco che Walker viene dalla Premier League, dove non si mettono giù a fare cinema, però non deve fare cinema per avere una reazione o una risposta dall’arbitro. L’arbitro deve essere giusto per tutte le squadre. Serve più rispetto per il Milan e per i giocatori in campo, perché non è la prima volta che capita”.

IBRA DIRIGENTE – “Ogni giorno è una nuova esperienza. Preferirei essere il campo ad aiutare, questa è la cosa che mi fa più rabbia. Provo ad aiutare in tutti i modi da questa parte. Ci sono momenti alti e altri bassi. Stiamo lavorando, siamo fiduciosi, abbiamo grandi ambizioni. Non è one man show, siamo un team che lavora per migliorare ogni giorno. Cresco e imparo”.

JOAO FELIX CHI GLI RICORDA? – “Difficile paragonare con altri calciatori, non è neanche giusto. Se deve fare più gol deve essere . Se devo fare un nome, dico Kakà, era fluido e dinamico. Magari gli piace fare più giochini di Kakà, che era più concreto, ma è ancora giovane e ha tanto talento. Gli ho detto che contro l’Empoli doveva fare gol, essere più cattivo sotto porta. Vero che è in prestito, ma se fa bene tutto è possibile”.

EQUILIBRIO DEL MILAN – “Dipende da come affronti e prepari le partite. Contro le grandi squadre sei più attento, ma devi avere lo stesso approccio anche con quelle più piccole. I giocatori in campo devono far succedere le cose. Da subito si capisce il mood della squadra, l’allenatore prova sempre di cambiare quando è necessario. Sicuramente più facile quando rientrano nello spogliatoio perché si parlano faccia a faccia. Abbiamo avuto momenti alti e bassi, dobbiamo avere più stabilità. Stiamo cercando di cambiare e migliorare. Ora abbiamo più alternative. Il gioco di Conceicao è molto intenso, servono tante energie. Per questo abbiamo voluto dargli due squadre. La vera squadra esce da febbraio, siamo positivi e carichi con questo mercato fatto. Abbiamo reagito, la squadra di oggi deve portare il Milan avanti”.

Gestione cookie