In casa rossonera non si può non pensare già alla prossima stagione. Servono scelte chiare per ripartire: il punto della situazione
Al 28 di febbraio la stagione del Milan è di fatto conclusa. Credere nel quarto posto è ormai solo utopia e i tifosi sono stanchi di aggrapparsi a ciò che rimane per poi essere puntualmente delusi. Era stata presentata come una finale la partita contro il Torino, ma ancora prima anche quelle contro Dinamo Zagabria e Feyenoord, e si è fallito. Si è fallito anche ieri, con un ko che certifica il disastro, fino a questo momento, del progetto sportivo firmato RedBird.
In queste ore così si sta parlando di rivoluzione, di azzerare tutto e ripartire, ma se la soluzione fosse un’altra? Il Napoli lo scorso anno ha chiuso il campionato al decimo posto e adesso è lì a lottare nuovamente per lo Scudetto. Dopo una stagione da buttar via, con scelte di allenatori davvero discutibili, Aurelio De Laurentiis ha deciso di affidarsi al miglior mister che c’era su piazza e ad un direttore sportivo, che conosce il calcio italiano, che ha potuto lavorare in sintonia con Antonio Conte.
Milan, ecco la via da seguire

Sul mercato sono poi arrivati giocatori esperti dalla Premier League, Lukaku e McTominay, Neres e il miglior difensore della Serie A, Alessandro Buongiorno. Tra l’estate e l’inverno, poi, hanno salutato quei calciatori che hanno voluto dire addio al Napoli. Forse la mancata sostituzione di Kvara non permetterà agli azzurri di conquistare lo Scudetto, ma siamo certi che i campani se la giocheranno fino alla fine, perché il Napoli è tornato ad essere una squadra, che segue e lotta per il proprio condottiero.
Qualcosa che al Milan oggi manca terribilmente. Il Diavolo, come detto, è stato privato della propria anima, e la squadra oggi appare svuotata. L’esempio del Napoli può dunque essere utile al Milan per ripartire. Vendere i propri calciatori dopo una stagione come questa, d’altronde, avrebbe poco senso.
Il Diavolo non ha necessità di cedere i propri gioielli, che andrebbero via adesso ad un prezzo decisamente più basso. Chi sta deludendo ha comunque fatto molto bene in passato. Serve solo che ci siano i giusti stimoli e le giuste motivazioni per poter rendere al meglio. Gerry Cardinale non potrà certo vendere tutti a prezzo di saldo. La strategia non può che essere un’altra. A pagare, dunque, potrebbero essere i dirigenti, oltre che l’allenatore