Le ultime sulla scelta del Direttore sportivo: ecco cosa sta succedendo in casa Milan. Il punto della situazione sui rossoneri

Il blitz a Roma di Giorgio Furlani ha avvicinato non poco Igli Tare al Milan, ma la tanto attesa fumata bianca non è arrivata. L’Amministratore Delegato ha deciso di prendersi del tempo per scegliere colui che andrà a sostituire Antonio D’Ottavio. All’albanese non è dunque, fino a questo momento, bastato avere l’approvazione da parte di Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale, che lo avevano incontrato nel mese di marzo.
L’ex Lazio ha un ottimo rapporto anche con Geoffrey Moncada, ma come detto nessuna fumata bianca. Serve ancora tempo. Un tempo che lascia pensare che Giorgio Furlani stia guardando altrove, stia guardando ad un profilo diverso da Igli Tare, nonostante tra le parti ci sia stato un summit ritenuto positivo da tutti.
E’ evidente che l’Amministratore Delegato abbia voglia di confrontarsi con altri direttori. Non è un segreto, d’altronde, che Giorgio Furlani apprezzi particolarmente anche Tony D’Amico, Manna e Sartori. I tre italiani, però, sono al momento sotto contratto rispettivamente con Atalanta, Napoli e Bologna.
E’ difficile pensare che possano liberarsi dalle proprie squadre e anche per questo Igli Tare ha guadagnato la pole nella corsa alla poltrona di Direttore sportivo.
Milan, nuovo confronto: Tare a rischio beffa
Igli Tare, però, rischia seriamente di non diventare il nuovo Direttore sportivo del Milan, nonostante al momento appaia il favorito. Ma la sensazione sempre più crescente è che l’albanese non convinca in pieno Giorgio Furlani.

Tuttosport in edicola stamani non esclude che l’avventura di Igli Tare possa concludersi come quella di Fabio Paratici, vale a dire con un nulla di fatto, nonostante un summit più che positivo. E’ il quotidiano che invita alla calma: la prossima settimana può essere fondamentale per capire se ci possono essere spiragli per altri dirigenti.
Domenica ad esempio tra Milan e Atalanta potrebbe esserci un confronto per Tony D’Amico, un profilo apprezzato particolarmente da Giorgio Furlani, per la sua capacità di lavorare in gruppi eterogenei. Dettaglio non da poco, poi, è il fatto che l’attuale Ds dell’Atalanta non sia proprio un profilo troppo mediatico e potrebbe dunque integrarsi alla perfezione con il gruppo di lavoro. Pochi giorni, dunque, e sapremo se D’Amico sarà ancora un nome da tenere in considerazione o no





