Il club rossonero ha fatto un annuncio atteso da tempo, un altro trasferimento si è concretizzato: ecco quale.

Milan sta definendo alcune partenze in questi giorni. Tra ieri e oggi sono state annunciate due cessioni alla Cremonese: hanno riguardato Filippo Terracciano e Warren Bondo. Per entrambi l’occasione di giocare con maggiore continuità e di dimostrare il loro valore.
Terracciano ha lasciato Milano in prestito oneroso con obbligo di riscatto “condizionato”: se la squadra grigiorossa si salverà, continuerà a indossare quella maglia. Operazione da complessivi 5 milioni di euro circa. Invece, Bondo è andato alla Cremonese in prestito oneroso (circa 500 mila euro nelle casse milaniste) senza opzione di acquisto.
Calciomercato Milan, nuova partenza: c’è l’annuncio
Un’altra cessione attesa era quella di Alvaro Morata, dato che il Galatasaray aveva annunciato l’interruzione del prestito in cambio di un indennizzo di 5 milioni di euro. Il club turco ne aveva versati 6 per prenderlo nella scorsa sessione invernale del calciomercato, ma l’attaccante ha deciso di cambiare aria e di sposare il progetto Como.

Questo il comunicato ufficiale del club rossonero: “AC Milan comunica di aver risolto anticipatamente l’accordo di cessione temporanea di Álvaro Morata al Galatasaray SK. Il calciatore, contestualmente, si trasferisce al Como 1907 a titolo temporaneo, con obbligo di opzione al verificarsi di determinate condizioni.“.
Prestito con obbligo di riscatto “condizionato”, dunque, ma la futura permanenza dello spagnolo al Como è sicura. Tra prestito oneroso e acquisto finale dovrebbero arrivare circa 15 milioni di euro nelle casse del Milan. L’ex di Real Madrid, Juventus, Chelsea e Atletico Madrid cercherà di dare un contributo importante alla squadra di Fabregas, reduce da una stagione positiva da neopromossa e che punta a una qualificazione europea nella prossima.
Morata arriva al Como con grandi motivazioni, ha lasciato il Galatasaray facendo anche un po’ di polemica nel suo post di addio: “Ci sono stati momenti in cui la parola data e i valori fondamentali non sono stati rispettati. Non mi è rimasta altra scelta che rinunciare a parte del mio stipendio e ad altri diritti contrattuali che avevo già guadagnato con il mio lavoro (la cifra pubblicata non è esatta). Non riconoscere e compensare ciò che è stato guadagnato è, per me, inaccettabile e contrario ai valori di correttezza e professionalità in cui credo“.
Lo spagnolo non è contento di come sono andate le cose a Istanbul, ma ormai quello è un capitolo chiuso. Adesso ne apre un altro e spera di togliersi delle belle soddisfazioni.





