Maldini-Milan verso il no, cinesi irritati: salta il ritorno?

Paolo Maldini
Paolo Maldini (©Getty Images)

MILAN NEWS – Oggi La Gazzetta dello Sport scrive che molto probabilmente Paolo Maldini non tornerà al Milan. Nell’intervista di ieri allo stesso quotidiano aveva fatto intendere il proprio punto di vista.

L’ex capitano rossonero si immagina responsabile delle decisioni dell’area sportiva, nell’ambito di una diarchia simile a quella Barbara Berlusconi-Adriano Galliani degli ultimi anni. I cinesi della Sino Europe Sports hanno proposto una gestione a tre. Con lui, infatti, ci sarebbero anche l’amministratore delegato Marco Fassone e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli. Una gestione di tipo collettivo, dunque. Le posizioni delle parti sembrano parecchio distanti.

Fassone aspetta un passo indietro da Maldini, il quale dovrebbe ridimensionare le proprie ambizioni e probabilmente non lo farà. Invece Paolo attende risposte positive dal futuro dirigente del Milan e non le otterrà. La trattativa è a un punto morto e rischia fortemente di saltare. Veniamo ora ad altre tre problematiche emerse.

I cinesi della Sino Europe Sports sono irritati con Maldini, non hanno gradito la sua intervista di ieri per parlare della situazione. Come se tra le parti ci fosse un accordo per il silenzio. In secondo luogo Paolo ha chiesto di conoscere gli investitori ed è comprensibile. Però Han Li, rappresentante della cordata, si è sentito un po’ snobbato. Infine, ci sarebbe distanza anche sul piano economico.

Tornando al ruolo offerto, per Maldini è stato pensato quello di direttore tecnico. I suoi compiti sarebbero quelli di prendere le decisioni dell’area sportiva con Fassone e Mirabelli, definire l’indirizzo del settore giovanile, partecipare ad alcune trattative di mercato su richiesta di Fassone. Altre sono più diplomatiche, relazionali: rappresentare il Milan nelle sedi istituzionali (Uefa, Eca, …), gestire i rapporti tra società e squadra, essere presente agli allenamenti e alle partite, diventare un ambasciatore del club, avere la responsabilità dell’inserimento dei nuovi acquisti, sovraintendere al rispetto del regolamento interno del club. Per Paolo è troppo poco, troppo lontano dalla sua idea di Milan.

 

Redazione MilanLive.it

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