Cessione Milan, Yonghong Li: “Soldi ok, piano B pronto. Berlusconi resta”

Silvio Berlusconi Yonghong Li
Silvio Berlusconi e Yonghong Li (Photo by Xh Sports)

MILAN NEWS – Come sappiamo, il closing della cessione del Milan al fondo cinese Sino-Europe Sports è stato rinviato. Avrebbe dovuto avvenire il 13 dicembre, com’era stato comunicato, ma un problema di autorizzazioni ha fatto slittare tutto.

Le autorizzazioni riguardano l’esportazione di capitali dalla Cina all’Europa. Infatti servono specifici via libera da Pechino per il trasferimento all’estero di denaro. Così i 320 milioni di euro mancanti, sul totale dei 520 di valore delle azioni rossonere, non sono potuti arrivare in una tranche unica. I cinesi hanno comunque provveduto a versare 100 milioni di caparra, da aggiungersi a quella eguale versata tra agosto e settembre, per garantirsi una proroga fino al 3 marzo.

Cessione Milan: parla Yonghong Li della Sino-Europe Sports

Ed oggi il presidente di Sino-Europe Sports, l’uomo d’affari Yonghong Li, ha parlato al sito dell’Ansa in esclusiva. Ha esordito parlando del mancato closing al 13 dicembre e ha pure fatto riferimento alla Supercoppa Italiana che domani il Milan si giocherà contro la Juventus a Doha: “Mi dispiace per i tifosi che avrebbero legittimamente fretta che la cessione si concludesse, ma in fondo è giusto che la finale di Supercoppa è stata conquistata dall’attuale gestione ed è corretto che siano loro a viverla e, speriamo, a vincerla. Da parte nostra, abbiamo deciso di dare il nostro contributo aderendo alla proposta del Milan di elargire un premio in caso di vittoria, che sarebbe un ulteriore stimolo per SES per tenere alta l’asticella”.

Confermate le indiscrezioni del mattino, in cui veniva spiegato che Sino-Europe Sports aveva deciso di dare il via libera al premio per la vittoria eventuale della Supercoppa Italiana. Un incentivo ulteriore per dei giocatori già molto motivati a vincere il trofeo. E Yonghong Li ha pure ribadito di avere progetti importanti per il futuro del club: “La nostra ambizione è infatti continuare la storia di successi del Milan. E ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da Presidente Onorario, possa in futuro alzare altri trofei”.

Confermata anche la permanenza di Silvio Berlusconi come presidente onorario della società in caso di passaggio di proprietà entro il 3 marzo. C’erano state delle titubanze da parte dell’attuale patron nell’accettare il ruolo, perché privo di poteri decisionali. Evidentemente gli acquirenti hanno utilizzato argomenti convincenti per fargli cambiare idea.

Cessione Milan: Yonghong Li su closing e nomi investitori

Il manager cinese ha parlato poi dei motivi del ritardo del closing. Come abbiamo detto in precedenza, la chiusura dell’operazione era prevista per il 13 dicembre e c’è stato uno slittamento a causa dalle mancate autorizzazioni da Pechino. Questa la sua spiegazione: “In Cina, ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all’approvazione dell’autorità regolatoria cinese. Di recente, l’autorità ha annunciato nuove misure di controllo nei confronti degli investimenti verso l’estero, e questo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale accordo fosse reso pubblico, come nel caso dell’acquisizione del Milan da parte di SES. Il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove regole, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure”

In molti si sono chiesti se questi cinesi avessero i soldi, dato che comunque i loro volti ufficialmente non sono stati svelati. Gli unici nomi che furono resi noti sono quelli dello stesso Yonghong Li e del fondo Haixia Capital. Il presidente della società veicolo creata per l’affare Milan ha tolto ogni dubbio in merito:SES ha raccolto una quantità di capitali superiore rispetto all’importo dell’investimento. In questa fase siamo fiduciosi che le autorizzazioni saranno concesse in tempo per consentire il closing entro la data concordata con Fininvest, quindi preferiremmo non entrare in dettagli riguardo al Piano B, che, in ogni caso, è pienamente rispettoso del quadro normativo in vigore”.

In merito all’identità degli investitori presenti nel fondo, l’uomo d’affari cinese ha spiegato perché i nomi non vengano ancora ufficializzati pubblicamente: “Purtroppo, non potremo dare ulteriori informazioni su questo tema fino al closing e ciò anche in considerazione che tale disclosure anticipata potrebbe complicare il già delicato processo per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie al completamento dell’operazione stessa. Ad ogni modo, in conformità a quanto previsto dagli accordi, abbiamo fornito alla Fininvest in via riservata l’elenco degli investitori e la aggiorniamo costantemente sull’evoluzione della procedura di approvazione

Cessione Milan: Yonghong Li sulla gestione del Milan

Yonghong Li ha avuto modo di parlare anche della gestione economica del club in questa fase di transizione, in cui tutte le decisioni prese devono essere concordate tra le parti, dal calciomercato ai rinnovi dei contratti e non solo: “Gli accordi con Fininvest prevedono che le perdite registrate dal Milan a partire dallo scorso mese di luglio facciano carico a SES; questo è uno dei principali motivi che giustificano gli obblighi di condivisione delle decisioni che implicano delle spese da parte del Milan. SES è un fondo e come tale è gestito professionalmente dalla società di gestione”.

Si è anche discusso della struttura societaria del Milan del futuro, con riferimento a quello che sarà il prossimo Consiglio di Amministrazione una volta che il closing sarà avvenuto e dunque il club sarà divenuto di proprietà cinese: “Il cda del Milan sarà composto da rappresentanti degli investitori e da membri indipendenti, con l’unico scopo di supportare una gestione ottimale del Milan, al fine di ottenere i migliori risultati sia per gli investitori, sia per la squadra.

Qualche persona maliziosa e malpensante aveva ipotizzato che dietro all’operazione di acquisto del Milan da parte della Sino-Europe Sports ci fosse in realtà Berlusconi stesso. Una manovra per far rientrare suoi capitali dall’estero, secondo alcuni. Ma Yonghong Li smentisce categoricamente: “Notizia completamente infondata. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. L’operazione sul Milan e’ effettuata con capitali di investitori cinesi ed è totalmente conforme alle leggi locali e internazionali”.

 

Redazione MilanLive.it

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