Milan, testa al futuro. Donnarumma ascolti Gattuso e Totti, non Raiola

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma (©Getty Images)

La stagione è finalmente terminata, anche se purtroppo con una sconfitta. Il Milan a Cagliari aveva la testa già in vacanza e ha perso contro una squadra più motivata e che ha meritato di vincere. K.o. indolore per i rossoneri, che già dalla passata giornata avevano messo in cassaforte il sesto posto.

Testa al futuro e dunque al calciomercato estivo, nel quale la società dovrà costruire un Milan attrezzato per tornare in Champions e al contempo disputare un’Europa League di ottimo livello, a partire dal turno preliminare. Come abbiamo detto può volte, la squadra va rinforzata in maniera importante in ogni reparto. Rivoluzionare tutto in una sessione è arduo, ma l’importante è avviare il progetto. Circolano diversi nomi di giocatori che sarebbero utili alla causa e speriamo che il duo Fassone-Mirabelli lavori bene. Attendiamo con fiducia le mosse della società, così da poter dare un giudizio nel merito dei fatti e non a vanvera preventivamente come fa qualcuno.

Uno dei casi da risolvere in fretta riguarda sicuramente Gianluigi Donnarumma. Ci aspettavamo che la situazione venisse risolta in breve tempo dopo il closing, invece così non è stato purtroppo. E non è colpa della dirigenza, che sta facendo di tutto per trattenere Gigio. Come ha giustamente detto Fassone, si sta facendo ogni sforzo ragionevole per farlo rimanere. Ragionevole sì, perché non bisogna ricordare che parliamo di un ragazzo di 18 anni. Se le cifre offerte per il rinnovo sono quelle circolate, diciamo che sono più che sufficienti. Dare 3-3,5 milioni a un appena maggiorenne è già molto.

Raiola prende tempo, perché attende di vedere che mercato farà il Milan. Ma la società non può assecondare le comodità dell’agente, esige una risposta molto presto. Altrimenti verranno fatte le opportune valutazioni. Se addio sarà, non ci sentiamo di criticare la dirigenza. Sicuramente ci dispiacerebbe moltissimo, però diverrebbe evidente che i soldi vengono prima del decantato amore per i colori rossoneri.

Speriamo che Donnarumma abbia ascoltato Gennaro Gattuso, quando ha detto che è meglio diventare bandiera del Milan piuttosto che prendere qualche milione in più altrove. Rino è un esempio, uno che è diventato un idolo per i tifosi e che solo per il fatto di essere tornato ad allenare la Primavera ha generato un entusiasmo incredibile. Si possono guadagnare comunque cifre importanti e divenire simboli di un club.

E speriamo che Gigio abbia guardato e ascoltato pure Francesco Totti nel giorno del suo addio alla Roma. Anche noi che non siamo romanisti ci siamo commossi, perché certe leggende sono spesso di tutti coloro che amano il calcio, al di là della propria fede. E’ stato bello vedere l’amore di Totti verso i colori giallorossi e l’affetto che i tifosi gli hanno tributato. Donnarumma può decidere se diventare uno come Francesco, una bandiera, oppure uno dei tanti che cambiano maglia appena arrivano offerte economiche migliori. Auspichiamo che scelga la prima strada. Se sceglierà la seconda non lo attaccheremo, perché ormai sappiamo che il calcio di oggi è sempre più povero di romanticismo e senso di attaccamento alla maglia. Siamo consapevoli che un giorno un giocatore può baciare lo stemma di una squadra e il giorno dopo fare altrettanto con un altro, speriamo che Gigio ci smentisca.


Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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