Milan, quando Berlusconi bocciò Sarri per la panchina

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri (©Getty Images)

MILAN NEWS – Negli ultimi giorni Silvio Berlusconi è tornato a far parlare di se’; l’ex presidente del Milan con una battuta ha di nuovo cercato di mettere in discussione l’attuale gestione del club.

L’idea di ‘riprendersi il Milan’ per agevolare il suo riconoscimento elettorale appare come l’ennesima boutade ironica del Cavaliere, anche se qualcuno nelle ultime ore ha cominciato a sperare di rivedere il club nuovamente nelle mani della proprietà Fininvest. Oggi Tuttosport ricorda però i recenti insuccessi del Milan targato Berlusconi, che negli ultimi 10 anni di gestione ha sollevato soltanto tre trofei (uno Scudetto e 2 Supercoppe italiane) sbagliando in moltissimi casi sia le scelte sul mercato in entrata sia gli allenatori a cui affidare la gestione tecnica della squadra.

Uno degli ultimi errori di valutazione di Berlusconi, presidente che ha sempre voluto dire la sua sulle questioni tecnico-tattiche del Milan, è stata la bocciatura di Maurizio Sarri, attuale allenatore del Napoli. I fatti risalgono all’estate 2015, quando il Milan dovette cercare un nuovo tecnico dopo il flop di Pippo Inzaghi in panchina: Adriano Galliani incontrò Sarri, allora guida dell’Empoli, trovando un principio di accordo. Persino un vate come Arrigo Sacchi consigliò al presidentissimo di puntare su questo tecnico amante del bel gioco e cresciuto in provincia. Ma Berlusconi non fu attratto dalla personalità e dal carattere del toscano, preferendo puntare su Sinisa Mihajlovic.

Una valutazione a dir poco frettolosa ed errata, visto che oggi il Napoli di Sarri è la squadra italiana che gioca il miglior calcio pur non avendo una rosa stellare e sta insidiando da vicino il primo posto della Juventus, mentre il Milan dal 2015 in poi ha cambiato altri 4 allenatori accontentandosi solo del sesto posto in classifica.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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