Laxalt, l’agente svela: “Non abbiamo rifiutato l’Atalanta”

L’agente di Diego Laxalt ha rivelato perché è saltata la trattativa con l’Atalanta. Il Milan alla fine lo ha ceduto al Torino in prestito con diritto di riscatto. 

Diego Laxalt
Diego Laxalt (©Getty Images)

Per il Milan è stato un calciomercato in uscita davvero molto complicato. La dirigenza non è riuscita a piazzare diversi esuberi a causa di diversi ostacoli. Diego Laxalt per un attimo ha rischiato di rimanere sul groppone, ma per fortuna è arrivato il Torino.

L’uruguagio si è trasferito in granata con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il Milan avrebbe chiaramente preferito un obbligo di riscatto o magari la cessione a titolo definitivo, ma purtroppo non sono arrivate proposte in questo senso. Così, pur di non tenerlo inutilmente in rosa, la società ha accetto l’offerta del Toro, che almeno pagherà lo stipendio di 1,4 milioni per quest’anno.

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Laxalt all’Atalanta: ecco perché è saltata

Laxalt sembrava praticamente ad un passo dall’Atalanta ma poi qualcosa è andato storto. In molti hanno detto che il calciatore avrebbe rifiutato l’offerta ma la realtà è un’altra. L’agente del calciatore, Ariel Krasouski, ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb’, ha rivelato: “Non abbiamo rifiutato l’Atalanta. L’Atalanta ha parlato con il Milan trovando l’accordo. Noi siamo andati a parlare con Percassi e il direttore sportivo e sembrava tutto a posto”.

Sono stati proprio i bergamaschi a tirarsi indietro: “Cosa è successo? Bisognerebbe chiederlo all’Atalanta. Come si fa a rifiutare una squadra che gioca la Champions League?”. Ora il presente si chiama Torino e, perché no, anche il futuro. Infatti i granata potrebbero riscattarlo per 11 milioni ma questo dipende dalle sue prestazioni: “Diego ha un contratto per un anno, il Torino poi potrà esercitare il diritto di riscatto. Il ragazzo vuole giocare e al Torino tornerà protagonista”.

Le caratteristiche di Laxalt si sposano perfettamente con lo stile di gioco di Walter Mazzarri. Che gioca con un 3-5-2, un modulo molto simile a quello del Genoa di Gian Piero Gasperini dove l’uruguagio è esploso nel ruolo di esterno sinistro. Da terzino, invece, almeno nel Milan, ha fatto molta fatica ad imporsi. Con Ricardo Rodriguez e Theo Hernandez per lui non c’era spazio e quindi l’addio era la soluzione migliore.

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Laxalt chiuso da Theo e Rodriguez

Laxalt non è mai rientrato nel progetto tecnico di questo nuovo Milan. Arrivò l’estate scorsa quasi per mancanza di alternative e perché c’era già un mezzo discorso con il Genoa per il cartellino di Gianluca Lapadula. Una trattativa favorevole quindi, e comunque fino a poco prima era uno dei migliori esterni della Serie A. O meglio, una gran bella rivelazione.

I rossoneri però hanno voluto mandato un forte messaggio con l’arrivo di Theo Hernandez. L’ex Real Madrid, preso per 18 milioni, farà il titolare e Rodriguez la riserva. Lo svizzero aveva delle offerte, ma è un uomo di qualità ed esperienza e la società ha preferito tenerselo. Fuori quindi Ivan Strinic, che ha risolto il contratto, e appunto Laxalt.

Per l’uruguagio sono arrivati sondaggi importanti fra cui anche lo Zenit San Pietroburgo e diverse di Premier League. Lui però preferiva rimanere in Italia e l’Atalanta era perfetta per il suo stile. Qualcosa è andato storto e si è dovuto “accontentare” del Torino che invece non giocherà l’Europa League perché eliminato dal Wolverhampton. Prestito di 500mila euro circa e diritto di riscatto a 11,5 milioni la formula dell’affare.

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