Milan, Boban: “Progetto a lungo termine. Esonero Giampaolo sconfitta per tutti”

Il dirigente croato Zvonimir Boban è intervenuto poco fa all’evento di Trento del Festival dello Sport per interagire con i giornalisti.

Zvonimir Boban
Zvonimir Boban (©Getty Images)

Oggi a Trento va in scena l’evento organizzato dalla Gazzetta dello Sport, ovvero il Festival dello Sport che si tiene ogni anno nel capoluogo trentino.

Tra gli ospiti d’onore, pronti ad incontrare i tanti giornalisti presenti, anche Zvonimir Boban. L’attuale dirigente del Milan è alle prese con una situazione delicata in ambito rossonero, in particolare per il cambio in panchina deciso dopo sole sette giornate di campionato.

Boban, intervenuto sul palco poco fa, ha ammesso: “Credo che nello sport, come nella vita, si debba partire dai valori. Non bisogna offendere nessuno e comportarsi correttamente e con rispetto. I giornalisti in questo devono migliorare, sono importanti perché creano un legame tra i fatti, le opinioni e la realtà, sono una sorta di specchio. E lo sport è l’ideale per conoscere la lealtà e il rispetto, a pensare più agli altri e al benessere generale”.

Simpatico il siparietto con il noto cronista Mario Sconcerti, tra i relatori dell’evento: “I giornalisti si chiedono sempre il perché delle cose che accadono. Ad esempio, perché Boban è tornato al Milan?” – ha domandato Sconcerti. “Me lo sto chiedendo anche io” – ha replicato sorridendo il Chief Football Officer rossonero.

Boban ha immediatamente corretto il tiro, confermando la sua battuta scherzosa: “Ovviamente sto scherzando, mi piace stare al Milan, mi trovo bene qui”.

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Boban e la scelta su Giampaolo: “Siamo tutti colpevoli”

Viene poi il momento delle domande complesse, sul Milan di oggi: “Il momento è complicato, Giampaolo è un bravo allenatore e mandarlo via è una sconfitta per tutti. Ma abbiamo deciso ciò per il bene del Milan. Vogliamo arrivare ai risultati col gioco”.

Boban ha parlato nel dettaglio dei motivi dell’esonero: “Siamo tutti colpevoli se le cose non vanno bene. Però qualcosa dovevamo fare. Ci dispiace per l’esonero, Marco è un grande allenatore. Gli dissi quando è arrivato che volevo tornare a vedere il Milan vincente con lui, lo stesso che ho detto a Pioli nei giorni scorsi. Spero che le cose vadano meglio”.

Infine il croato si è espresso sul progetto sportivo: “E’ un processo lungo per tornare a vincere, c’è bisogno di tempo. Siamo la squadra più giovane d’Italia, serve pazienza e programmazione. La fiducia c’è, ora puntiamo a migliorare”.

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