Giampaolo e la ‘vendetta’ di Paquetá: così è nata la frattura 

Milan, parole al veleno di Lucas Paquetá contro l’ex Marco Giampaolo. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola racconta come è nata la frattura tra tecnico e brasiliano. 

Lucas Paquetà ac milan
Lucas Paquetà (©Getty Images)

Lucas Paquetá contro Marco Giampaolo. Apertamente e senza troppi fronzoli. Nel corso di un’intervista rilasciata ieri, il brasiliano non ha perso occasione per mandare qualche saetta all’ex tecnico del Milan.

Questo il suo pensiero: “Penso che con Pioli la squadra sia più a suo agio. Prima qualcuno non era nella posizione giusta, qualcun altro in una posizione che non gradiva. Se un giocatore viene utilizzato in un ruolo che preferisce rende di più. Adesso questo sta succedendo, dobbiamo solo migliorare”. 

Come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, che non scorresse buon sangue tra i due era ormai piuttosto evidente. Il tecnico abruzzese considerava l’ex Flamengo una mezzala da dover “da disciplinare tatticamente”, ritenendolo “troppo brasiliano” e preferendogli Hakan Calhanoglu.

Un feeling mai davvero nato, con l’aria si era fatta pesante a Verona dopo la sostituzione dopo appena 45 minuti di gioco. Da lì il famoso messaggio via Instagram con “orgoglioso di essere brasiliano” e con il successivo chiarimento a Milanello ma senza multa per il calciatore.

Tuttavia – evidenzia il quotidiano – quella situazione sancì una frattura evidente e mai ricomposta davvero. Ora nuova vita con Stefano Pioli, il quale gli ha anche ridato una maglia da titolare e una sua reale dimensione: “L’allenatore di prima era più tattico. Ero più imprigionato, dovevo stare un po’ più indietro e limitarmi nei movimenti. Con Pioli mi sento meglio, sento la sua fiducia, posso inserirmi e avvicinarmi alla porta come piace a me”.

Ora però serve la svolta. Ritrovata la sua posizione e la fiducia, ci si aspetta molto di più dal classe 97. Giovedì sera ha alternato cose buone (6 lanci positivi, 9 palloni recuperati, meglio di tutti i compagni) ad altre meno (16 passaggi sbagliati e 23 palle perse, nessuno ha fatto peggio). Ma è costato 38.4 milioni di euro, divenendo l’acquisto più costoso dell’era Elliott, ed è lecito aspettarsi molto, molto di più.

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