Milan, Krunic chiede spazio: è sfida al deludente Kessie

Rade Krunic vuole più spazio nella formazione rossonera titolare. Difficile capire perché Pioli gli abbia preferito Kessie di recente.

Rade Krunic
Rade Krunic (©Getty Images)

Rade Krunic chiede spazio. Il Milan deve capire cose fare realmente con questo centrocampista, dinamico e di corsa, che è giunto in estate dall’Empoli.

Riserva di lusso o titolare? E’ ciò che ci si è chiesto per settimane riguardo a Krunic, inizialmente frenato da alcuni problemi muscolari e poi bocciato nelle scelte del tecnico Marco Giampaolo.

Più fiducioso nei suoi riguardi Stefano Pioli. L’attuale allenatore del Milan ha puntato su di lui, lo ha buttato nella mischia e fino alla gara contro il Parma, vinta anche grazie al suo apporto, ha schierato spesso Krunic tra i titolari.

Da Bologna-Milan però Krunic è tornato tra le riserve fisse, senza neanche più un minuto in campo nell’ultimo mese. Il motivo? Difficile a dirsi, visto che il suo ‘competitor’ Franck Kessie continua a fornire prove altalenanti e incerte.

Krunic meglio di Kessie: lo dicono anche i numeri

Krunic ha giocato meno nel Milan 2019-2020, ma i numeri sono dalla sua parte. Nei 322 minuti in cui è sceso in campo ha fornito un assist vincente a Bonaventura (in Milan-Napoli), ha dato il là al gol-vittoria di Theo Hernandez contro il Parma. Infine vanta una media-voto di 6.08, dunque oltre la sufficienza.

Kessie, considerato sempre un titolare del Milan nelle ultime stagioni, sta andando peggio. 1136 minuti in campo, soltanto un gol su calcio di rigore contro il Genoa, zero assist vincenti. Tanto fumo e poco arrosto, oltre ad una media voto che si aggira sul 5.47, davvero bassa per un calciatore spesso esaltato come l’ivoriano.

Krunic come Nocerino? Ibrahimovic può agevolarlo

Nel Milan di oggi, leggero a centrocampo e spesso statico nei movimenti, uno come Krunic deve giocare. Perché insieme a Bonaventura è l’unico mediano che sa inserirsi senza palla, correre con continuità e sovrapporsi sulle corsie laterali.

E l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic ormai certo può agevolarlo: c’è chi rivede in lui il nuovo Antonio Nocerino, mezzala che nel Milan di Allegri si esibì in prove esaltanti (con 10 reti stagionali) proprio al fianco di Ibra.

Un intermedio di corsa e scatto come Krunic potrebbe dunque essere la spalla ideale dello svedese. Ora sta a Pioli avere il coraggio di puntare su di lui, a discapito di un Kessie sempre più deludente.

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