Milan, serve un piano B a Ibrahimovic: manca un vice

Milan ibradipendente. Ma non solo per il carisma e lo strapotere tecnico dello svedese. La necessità, piuttosto, dipende ora anche dall’assenza di un’alternativa di ruolo allo svedese. 

Zlatan Ibrahimovic Milan
Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Milan, Zlatan Ibrahimovic domenica ci sarà. Ne è sicuro il Corriere della Sera oggi in edicola. La grande paura – evidenzia infatti il quotidiano – è svanita già ieri pomeriggio a Milanello e nonostante il mancato lavoro col gruppo.

Perché l’assenza, in realtà, è stata volontaria e a scopo precauzionale. Sta bene il 38enne svedese e soprattutto filtra “grande ottimismo” come riferiscono dal quartier generale milanista. Niente pretattica: è pronto davvero.

L’influenza è sparita, così come il leggero affaticamento al polpaccio. Così il campione scandinavo ci sarà per la stracittadina. E non poteva essere diversamente, considerando quanto accaduto nello scorso weekend alla sua prima assenza. Con Ibra è tutt’altra storia. Tutt’altro Milan. Senza, l’Europa sarebbe rimasto un miraggio. Un sogno.

Gli altri, da soli, purtroppo non bastano. Col Verona, Rafael Leão e Ante Rebic sembravano abbandonati a se stessi. Sperduti. Così come tutti gli altri. Anche lo stesso Hakan Calhanoglu e Samuel Castillejo. Se la sono anche cavata a tratti, ma quando dovevano organizzare l’ultima giocata, mancava un punto di riferimento lì davanti.

Ma non è solo una questione mentale. Non dipende soltanto dalla carica emotiva, dalla consapevolezza e dall’autostima che il campione scandinavo porta. Questo Milan è ibradipendente, piuttosto, anche per un discorso puramente strutturale.

Perché con l’addio di Krzysztof Piatek ora manca anche una vera e propria controfigura nel ruolo. Manca una punta di riserva. Ma c’era bisogno di sfoltire il monte ingaggi, e così la dirigenza ha preferito agire così per poi riorganizzarsi con calma e in modo ponderato in estate. Sul lungo, però, considerando l’età di Ibrahimovic, servirà inevitabilmente un piano B. Perché pensare che possa giocarle tutte, a quest’età, è soltanto un’illusione.

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