Gazidis: “Maldini è il Milan. Ibrahimovic lascerà un’eredità importante”

Gazidis esprime soddisfazione per come sta procedendo il progetto Milan. Spende degli elogi per Maldini, Ibrahimovic e Pioli: fondamentali.

Gazidis situazione Milan
Ivan Gazidis (foto AC Milan)

L’operato di Ivan Gazidis è stato più volte messo in discussione, ma con il tempo anche su di lui i giudizi sono cambiati. Ed è cambiato anche il rapporto con Paolo Maldini.

Infatti, i contrasti del passato hanno lasciato spazio al confronto costruttivo e alla collaborazione tra l’amministratore delegato e il management sportivo. Tutti lavorano nella medesima direzione con l’obiettivo di riportare in alto il club rossonero.


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Gazidis parla del progetto Milan

Gazidis ha rilasciato un’interessante intervista a Sky UK nella quale ha fatto un bilancio sulla stagione del Milan finora: “Sono molto soddisfatto delle prestazioni della squadra, ma dobbiamo mantenere i piedi piantati a terra. Questo è ancora l’inizio di un progetto di un club che ha passato tante vicissitudini in questo decennio. Stiamo cercando di ridare l’orgoglio alla squadra, facendo le cose in maniera diversa soprattutto da come le fanno qui in Italia. Abbiamo la squadra più giovane dei cinque campionati più importanti, una cosa incredibile considerando che Zlatan con i suoi 39 anni alza terribilmente la media, anche con lui siamo la squadra più giovane. Stiamo rivedendo radicalmente tutti i processi per il Milan e in generale il modo di fare calcio in Italia. Stiamo lottando anche se per ora non abbiamo conquistato nulla, non ci sono trofei, insomma siamo all’inizio“.

L’amministratore delegato del Milan prosegue esprimendosi su Zlatan Ibrahimovic, leader della squadra: “Sono felice della leadership che stiamo mostrando, non solo in Zlatan che ovviamente è come un ombrello per tutti i giocatori. Lui si sente a proprio agio a sopportare le pressioni e ad aiutare i giovani giocatori a crescere. Ma abbiamo altri leader nel team, non posso nominarli tutti, ma anche i giocatori più giovani hanno una grande mentalità. Penso che i tifosi del Milan stiano apprezzando una squadra in crescita, dove i giocatori mostrano passione e orgoglio e un impegno totale per la squadra.

Il manager sudafricano non fa mancare elogi a Stefano Pioli, allenatore che ha tanti meriti nella crescita del gruppo nel 2020: “È stato fantastico mettendo insieme tutti questi giocatori, con un grande senso di unità e con un obiettivo comune.

Gazidis spende belle parole pure per Paolo Maldini: “Il terzo elemento di questo triumvirato è Paolo Maldini che rappresenta il club, lui è il club ma non solo per quello che rappresenta per il passato ma anche per quello che è oggi. Paolo sta facendo un lavoro incredibile per ricreare un’immagine del Milan per la generazione futura, mantenendo intatti i valori del club perché li conosce così bene ma pensandoli anche per il futuro. Credo e spero che i tifosi del Milan sentano l’orgoglio che proviamo noi e non vedo loro di rivederli dal vivo allo stadio perché i nostri tifosi sono speciali, hanno vissuto anni difficili e meritano di stare con noi al nostro fianco“.

Gazidis riconosce la grande importanza di Ibrahimovic, che nonostante i 39 anni ha fatto vedere di poter giocare ancora ad alti livelli e di poter essere decisivo: “Zlatan continua a definirsi Benjamin Button, continua a ringiovanire. È molto interessante, tutti i giocatori che arrivano al Milan vogliono vincere qualcosa e questa sarà un’eredità che Zlatan lascerà perché lui ha vinto tanto nel calcio e sarebbe facile vivere di rendita e godersi la vita perché non ha nulla da dimostrare. Ma è venuto qui capendo il senso della nostra sfida, è un giocatore diverso da com’era dieci anni fa, non corre più tanto come faceva una volta, ma ha dieci giocatori intorno disposti a correre per lui. Ed è una sfida diversa per lui, di leadership, pretende il massimo impegno da chi gli sta intorno e i nostri giocatori, e in generale il club, stanno rispondendo alle sue richieste. Ci sono due modi di reagire a queste pretese: fare finta di niente oppure, ed è questo un approccio più maturo, chiedere a se stessi cosa si può fare per migliorare la prestazione come fa Zlatan per raggiungere i suoi obiettivi. Così sta facendo tutto il club ed è una scossa positiva, non ho parole a sufficienza per elogiare quello che fa“.

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