Pessina e l’esperienza al Milan: il giocatore spiega l’addio

Pessina torna a parlare della sua esperienza al Milan, non andata per il meglio. Però adesso è molto felice all’Atalanta e sta crescendo.

Matteo Pessina Milan
Matteo Pessina (©Getty Images)

Dopo la buona stagione trascorsa in prestito all’Hellas Verona, Matteo Pessina è rientrato all’Atalanta e sta avendo un rendimento positivo. Gian Piero Gasperini ha rotto con Alejandro Gomez, ma ha trovato nell’ex Milan una buona alternativa.

In questa annata ha messo insieme un totale di 24 presenze (20 da titolare) realizzando tre gol e regalando un assist. Sicuramente deve crescere a livello realizzativo e di incisività negli ultimi 20-25 metri, però svolge un lavoro molto importante per la squadra bergamasca. I margini di crescita del centrocampista offensivo classe 1997 appaiono ancora notevoli.


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Pessina è cresciuto nel Monza e nel 2015 è stato ingaggiato dal Milan, che lo ha mandato in prestito prima di cederlo a titolo definitivo all’Atalanta nell’estate 2017 nell’ambito dell’operazione che portò Andrea Conti in rossonero. Il trasferimento a Bergamo avvenne per una cifra bassa, neanche 2 milioni di euro, ma il Diavolo mantenne una percentuale di circa il 50% sull’eventuale futura rivendita del giocatore.

Pessina in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica ha parlato così dell’addio al Milan: «Ero giovane e senza esperienza, era giusto che la facessi altrove. Col Milan ho cercato di fare i passi giusti in quel momento. Non è andata nel migliore dei modi, nel calcio succede. Oggi sono contento di essere all’Atalanta e di tutto il mio percorso. Credo di aver lasciato buone tracce ovunque sono stato».

Nessun rimpianto per il centrocampista brianzolo, che all’Atalanta ha trovato il posto giusto per crescere ulteriormente dopo l’ottima stagione fatta all’Hellas Verona sotto la guida di Ivan Juric. Pessina con Gasperini sta crescendo ancora e può raggiungere un livello più elevato.

Vedremo se nel prossimo calciomercato estivo il calciatore sarà oggetto di qualche trattativa. Il Milan vigila, forte di quella percentuale sulla rivendita che potrebbe consentirgli di incassare una buona cifra oppure di pensare di riportarlo a Milanello. Ogni decisione è rinviata alla fine della stagione.

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