Gazzetta – Le pagelle di Milan-Napoli: Tomori autorevole, follia Rebic

I voti e le pagelle assegnate dalla Gazzetta dello Sport ai calciatori del Milan dopo la sconfitta interna con il Napoli di ieri.

Pagelle Milan Napoli
Zielinski e Tomori (acmilan.com)

Al Milan di ieri si può dire tutto tranne che non ci abbia provato. Anche con miriadi di infortunati, con un arbitraggio non perfetto e nel finale anche in 10 contro 11.

Il Napoli però ha messo in evidenza i limiti attuali della squadra di Stefano Pioli, stanca e meno lucida del solito, con assenze ancora pesanti.

La prova corale ovviamente non può essere giudicata sufficiente, ma i rossoneri possono comunque rallegrarsi per alcune prestazioni individuali che fanno ben sperare per il proseguo della stagione.


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Come di consueto la Gazzetta dello Sport ha pubblicato stamane i voti e le pagelle assegnate ai calciatori del Milan, dopo il deludente match di ieri sera contro il Napoli.

Si parte dalle note liete. Voto 6,5 per il migliore dei rossoneri Fikayo Tomori. Il centrale ex Chelsea conferma le sue potenzialità, sembra un veterano e non rischia mai nulla. Sarà fondamentale per il finale di stagione.

6,5 anche per Gigio Donnarumma, che tiene il Milan in partita con una grande parata su Fabian Ruiz. Anche se nel finale si innervosisce per alcune decisioni arbitrali.

Voto 6 e prestazioni dunque sufficienti per Tonali, che copre bene le spalle a Kessie. Ma anche per i subentrati Diaz e Saelemaekers, i quali tentano di dare vivacità alla manovra nel finale.

Non arrivano alla sufficienza invece Gabbia, Theo Hernandez e Kessie. Per loro 5,5 in pagella. In particolare l’ivoriano delude, ma la stanchezza si è fatta ampiamente sentire.

Voto 5 poi per Dalot, complice l’errore grave da cui nasce il gol del Napoli. Idem per uno spento Leao, un Krunic mai in partita e persino Calhanoglu (non in forma) e Castillejo.

Il peggiore però è senza dubbio Ante Rebic. Un pessimo 4,5 in pagella per il croato, che entra senza grossa enfasi al posto di Krunic e riesce a farsi cacciare per una sciocca protesta verso l’arbitro. Peggio di così…

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