Milan stanco, il Napoli ne approfitta. E la vetta si allontana

L’analisi della gara di ieri tra Milan e Napoli, vinta dalla squadra azzurra per 1-0 grazie alla rete di Politano nella ripresa.

Milan Napoli analisi
Maksimovic e Leao in Milan-Napoli (©Getty Images)

Una domenica di illusioni che si è trasformata in un mezzo disastro. Il Milan chiude la 27.a giornata sempre più lontano dalla vetta.

I rossoneri sono passati dalla speranza di accorciare sull’Inter, che stava pareggiando a Torino fino a 5′ dal termine, a scendere a -9 punti dalla vetta. Colpa della sconfitta interna contro un buon Napoli.

Un k.o. figlio della stanchezza e dei tanti forfait. Viene da pensare che la squadra di Stefano Pioli potesse fare ben poco altro contro la banda Gattuso, più motivata e meno falcidiata dagli infortuni.


Leggi anche:


Milan-Napoli 0-1, l’analisi del match

Come riporta oggi la Gazzetta dello Sport, la sintesi del momento di stanca del Milan è proprio la rete subita da Matteo Politano ad inizio secondo tempo, che ha tagliato le gambe ai rossoneri.

Pallone perso da Dalot, uscita errata di Kessie e Zielinski trova lo scaltro Politano nel corridoio. L’ex interista non fatica a battere Donnarumma. Grazie al doppio pasticcio del terzino e del mediano, migliori in campo a Manchester in coppa, tra i peggiori invece ieri sera.

Il Milan ha provato a duellare contro un Napoli ben messo in campo. Nel primo tempo ha prevalso la noia: poche occasioni, con gli azzurri ariosi nel gioco ma raramente pericolosi. I rossoneri hanno provato ad appoggiarsi al solito Theo Hernandez. Mentre i possibili uomini della svolta Calhanoglu e Leao si sono presi la serata libera.

Dall’altra parte Zielinski comincia a prendere fiducia e, al contrario del collega turco, si diletta in giocate di alta scuola sulla trequarti. Non a caso è il più pericoloso del Napoli e risulterà l’assist-man per la rete della vittoria.

Nella ripresa il Milan cala alla distanza, ferito dal colpo di Politano e incapace a riorganizzarsi. Se non con l’orgoglio, mostrato nel finale anche dopo i cambi di Pioli. Solo una vera occasione (Rebic di testa) e tante proteste per un contatto Theo-Bakayoko che l’arbitro Pasqua decide di considerare veniale.

La domenica storta del Diavolo finisce dunque con l’ennesima sconfitta di questo 2021 a San Siro e con le speranze scudetto che volano altrove. Restano l’Europa League e la lotta per rientrare in Champions. La stagione del Milan è tutt’altro che terminata.

Impostazioni privacy