Milan, aprile decisivo per la Champions: il precedente da non ripetere

Aprile sarà decisivo per le ambizioni da Champions del Milan di Pioli. Anche l’ultima volta che i rossoneri hanno lottato per i primi quattro posti c’è stata una situazione simile. Meglio non ripeterla

Milan Champions League
Milan (Getty Images)

“Il Milan rischia di liquefarsi”, questo in estrema sintesi il commento di Paolo Condò su Repubblica dopo il deludente 1-1 contro la Sampdoria nel sabato di Pasqua che ha sancito per i rossoneri la fine delle residue speranze Scudetto e, al contempo, complicato la lotta per la Champions con Atalanta (-2), Napoli (-4) e Lazio (a -8 e attesa dal recupero con il Torino ancora da definire) che hanno accorciato le distanze. Attenzione ovviamente anche alla Juventus (-5) che, mercoledì 7 aprile, affronta proprio il Napoli nel match non disputato lo scorso ottobre che diventa a tutti gli effetti uno spareggio tale da incidere anche sulla classifica dei rossoneri.

Una situazione quella del Milan di Pioli che ricorda molto quella vissuta due anni fa con Gattuso in panchina, nell’unica stagione recente nella quale i rossoneri hanno lottato per la qualificazione in Champions che manca dal 2013-14 con l’ultima partita disputata nel ritorno degli ottavi contro l’Atletico Madrid di Simeone (4-1 al Calderon).


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Anche nel 2019, la Serie A si è fermata nella seconda metà di marzo per gli impegni della Nazionale. Nell’ultima giornata prima della pausa, il Milan perde 2-3 il Derby con l’Inter e scivola al quarto posto con 3 punti di vantaggio sulla Lazio quinta in graduatoria e 6 sull’Atalanta sesta e battuta 1-3 nello scontro diretto di febbraio con doppietta di Piatek.

Alla ripresa del campionato, il 30 marzo 2019, il Milan perde a Genova con la Sampdoria di Giampaolo (1-0) ma resta quarto appaiato alla Lazio vincitrice a San Siro con l’Inter, 0-1, con il gol di Milinkovic Savic. Il ko al Marassi è un campanello d’allarme per i rossoneri che, ad aprile, conquisteranno solo 5 punti ottenendo i seguenti risultati: 1-1 con l’Udinese in casa, ko 2-1 con la Juve allo Stadium, vittoria per 1-0 con Lazio grazie al rigore di Kessié, 1-1 a Parma nel sabato di Pasqua e altra sconfitta con il Torino di Mazzarri (2-0) nel match del 29 aprile.

Milan
Milan (© Getty Images)

Uno score negativo a causa del quale il Milan, dal quarto posto di fine marzo si ritrova in settima posizione un mese dopo ma pur sempre con la qualificazione alla portata con l’Atalanta balzata in quarta posizione a +3, la Roma quinta  a +2 e il Torino quinto ex aequo con gli uomini di Gattuso. La Lazio che, ad aprile aveva eliminato il Milan in semifinale di Coppa Italia, si staccherà di lì a poco dal gruppo delle contendenti al quarto posto.

Nelle ultime quattro giornate di quel campionato il Milan ottiene 4 vittorie di fila con Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal ma non basta. Le speranze di qualificazione si riaccendono alla penultima giornata con il pareggio dell’ Atalanta con la Juve campione d’Italia e il ko dell’Inter a Napoli (4-1). A Ferrara, il Milan arriva a due minuti dal quarto posto poi il gol di Nainggolan in extremis in Inter-Empoli regala il 2-1 e il quarto posto ai nerazzurri di Spalletti che, di lì a poco, sarà esonerato e sostituito da Conte.

Un confronto quello con il 2019 che deve dunque deve servire da monito. Ibrahimovic e compagni non possono assolutamente permettersi passi falsi nei prossimi 3 impegni di aprile contro Parma, Genoa e Sassuolo prima dello scontro diretto con la Lazio del 25 aprile. Occorre assolutamente mettere la qualificazione al sicuro (o quasi) prima di un maggio da brivido nel quale, oltre a Benevento e Cagliari, ad attendere Ibra e i suoi ci saranno Juventus e Atalanta, quest’ultima alla giornata conclusiva del campionato.

 

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