Locatelli e l’addio al Milan: “Fu pesante, una vera delusione”

Locatelli torna a parlare di quando ha lasciato il Milan, dell’importanza del trasferimento a Sassuolo con De Zerbi mister e del futuro.

Manuel Locatelli
Manuel Locatelli (©Getty Images)

Passare dal Milan al Sassuolo è stata una mossa giusta per Manuel Locatelli, che in maglia neroverde è riuscito a giocare con maggiore continuità e a tirare fuori meglio il suo talento. Un trasferimento che si è rivelato azzeccato per lui.

A Milano erano troppe le pressioni e il club non credeva più nel giocatore. Nell’estate 2018 si è concretizzata la cessione in Emilia per circa 14 milioni di euro, bonus inclusi. Roberto De Zerbi è l’allenatore che gli ha permesso di essere valorizzato, di conquistare la Nazionale maggiore italiana e di avere un prezzo di mercato più che raddoppiato rispetto a quando lasciò Milanello.


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Locatelli su Milan, Sassuolo e futuro

Locatelli in un’intervista concessa al Corriere dello Sport è tornato a parlare dell’esperienza avuta al Milan, dove ha iniziato dal settore giovanile ed è poi arrivato in Prima Squadra: «Esperienza positiva perché mi sono allenato con grandi giocatori, ho esordito in Serie A e ho provato il brivido lungo la schiena che ti dà segnare a San Siro contro la Juventus. È arrivato tutto in fretta, quasi non me lo sono goduto e per questo il momento dell’addio al Milan è stato pesante, una vera delusione. Avevo perso fiducia in me stesso e l’ho ritrovata grazie al Sassuolo».

Il centrocampista riconosce l’importanza avuta da De Zerbi, anche se con il tecnico del Sassuolo non è sempre tutto filato liscio: «Mi ha aiutato a crescere sia a livello tecnico-tattico che umano. Sono maturato. Ma tra noi non ci sono state solamente rose e fiori, anche diverbi. Anzi, vere e proprie litigate. Dopo quei confronti ero arrabbiato con lui, poi ho capito che mi diceva certe cose per farmi crescere. Pensavo di dover giocare sempre, invece mi ritrovavo in panchina, spesso dopo rimproveri in allenamento. Non capivo che il problema ero io, non il mister».

Locatelli si sente pronto per una big adesso? Risposta netta: «Sì. Sono cresciuto e sono pronto. Chiamata dall’estero? Perché no? È un’opzione e non mi precludo niente. Non mi piace parlare molto di mercato, se ne occupano i miei agenti e i dirigenti del Sassuolo. Non so se questo sarà il mio ultimo anno qui e cosa mi riserverà il futuro. Quando e se ci saranno delle opportunità, le valuteremo tutti insieme. Attestati di stima e interessamenti di grandi società aumentano le mie motivazioni».

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