Correa conferma: “Fui vicino al Milan”. E svela un retroscena

Angel Correa è stato vicino all’approdo al Milan nel 2019. L’attaccante argentino ha svelato un aneddoto su quel periodo di trattativa 

Angel Correa
Angel Correa (©Getty Images)

Angel Correa è indubbiamente uno degli uomini chiave dello scudetto appena vinto dall’Atletico Madrid. Eppure, l’argentino è sempre stato oggetto di trattative per una eventuale cessione da parte del club spagnolo, soprattutto nelle ultime due stagioni.

Angel, come possiamo ben ricordare, è stato vicinissimo a vestire la maglia rossonera nel 2019, quando Giampaolo era da poco diventato l’allenatore. L’Atletico richiedeva però un’alta somma per il cartellino di Correa, circa 40 milioni, presupposto che ha portato il Milan a virare su altri profili. Boban e Maldini gradivano molto il suo profilo, ma saltato il passaggio di André Silva al Monaco saltò definitivamente l’affare e a fine mercato il Milan ripiegò su Rebic.


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Ad ogni modo, l’argentino, intervistato da Radio La Red, è tornato su quel periodo, quando era vicino all’approdo in rossonero. Correa ha raccontato un aneddoto che riguarda anche il suo allenatore Diego Simeone. Il tecnico argentino sarebbe stato indifferente alla sua cessione.

Queste le parole di Angel sul fatto:

Ho un ottimo rapporto con il Cholo, ma quando stava per terminare la trattativa col Milan lui non ha fatto niente. Ha detto che se rimanevo andava tutto bene e che se anche me ne fossi andato sarebbe andato tutto bene. Ero ad un passo dal lasciare l’Atlético e mi hanno detto ‘guarda, sei il 10 dell’Atlético, vivi in ​​Spagna, a Madrid…ma ti arrabbi e hai voglia di giocare’”.

Correa ha spiegato che in quel periodo di trattativa non era molto soddisfatto del ruolo che Simeone gli riservava e per questo aveva concretamente pensato di dire addio ai colchoneros: “Volevo giocare nella mia posizione, che era più da attaccante, cosa che non mi stava succedendo, ho visto che gli anni passavano e che la mia situazione non cambiava. Questi sono i momenti in cui ci si mette a pensare”.

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