Il Milan e il gol doppio in trasferta: le tre semifinali Champions da “rifare”

La Uefa ha ufficializzato l’abolizione della regola del gol “doppio” in trasferta nei match a eliminazione diretta delle competizioni internazionali. In passato, il Milan ne ha beneficiato in tre partite decisive

Milan
La formazione del Milan nel 2003 (©Getty Images)

Una svolta importante e attesa quella che si appresta a varare la Uefa nel regolamento di Champions ed Europa League. Dalla stagione 2021-22, nella fase a eliminazione diretta, sarà abrogata la regola del cosiddetto gol doppio in trasferta. Da oggi è ufficiale. Non ci saranno più calcoli se non quello della parità di gol segnati tra andata e ritorno.

Facciamo un esempio pratico con due squadre ipotetiche. Andata ottavi di finale, Milan-Benfica 0-0. Al ritorno con un pareggio con gol (1-1; 2-2; ) con le regole attuali passerebbe il Milan in virtù del valore doppio attribuito ai gol segnati in trasferta. Con il nuovo regolamento, invece, la qualificazione si deciderebbe ai supplementari in virtù dello stesso numero di reti segnate nei due match. Stesso epilogo nel caso di un 1-0 e 2-1 etc.. Se la parità di gol persiste, epilogo ai calci di rigore.

Un cambio di regolamento quello della Uefa auspicato da molti. La regola del gol doppio in trasferta, da tempo, infatti è considerata anacronistica. Non ditelo però ai tifosi di quelle squadre che ne hanno usufruito ottenendo dei grandi risultati. Tra queste rientra anche il Milan che, in tre edizioni di Coppa Campioni/Champions League ha raggiunto la finale proprio grazie all’oramai vecchio regolamento.


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Milan, le tre finali raggiunte con il gol “doppio”

Riavvolgiamo il nastro della storia rossonera. Coppa Campioni 1989-90. In semifinale, il Milan di Sacchi campione d’Europa in carica affronta il Bayern Monaco. All’andata a San Siro, vittoria per 1-0 con rigore di Van Basten. Il ritorno in Germania è epico. I tedeschi si guadagnano i supplementari con il gol di Strunz. Il magnifico pallonetto di Stefano Borgonovo regala il pareggio  al Milan poi il Bayern torna in vantaggio al minuto 108 con McInally. Finisce 2-1. I rossoneri raggiungono il Benfica in finale a Vienna grazie al gol doppio in trasferta. Con la nuova regola, ci sarebbe stati i rigori a parità di gol segnati.

Andrij Shevchenko in gol nel 2-0 al PSV (©Getty Images)

Se chiedete a un tifoso del Milan che l’ha vissute qual è stata la partita con più tensione in assoluto vi citerà sicuramente due match, la finale di Champions del 2003 con la Juve e la semifinale che l’ha preceduta ovvero il Derby con l’Inter. All’andata, con i rossoneri padroni di casa, uno 0-0 figlio della tensione. La settimana seguente, il Milan vince in “trasferta” con il gol di Shevchenko pareggiato da Martins e il miracolo di Abbiati su Kallon. Altra qualificazione in finale per gol doppio e supplementari evitati.

Stesso copione nella semifinale Champions del 2005. Il Milan ci arriva da strafavorito contro il Psv Eindhoven. In campo, la qualificazione si rivela più dura del previsto. All’andata a San Siro decidono Sheva e Tomasson al 90′, un gol quest’ultimo  per il 2-0 che si rivelerà fondamentale. Al ritorno, al Philips Stadion gli uomini di Hiddink pareggiano il risultato con i gol di Park e Cocu. Il Milan vacilla ma al 90′ un’incornata di Ambrosini regala il pass per la tragica finale di Istanbul contro il Liverpool. A tempo scaduto, con il Psv che aveva bisogno di due gol per qualificarsi, la doppietta di Cocu fissa il risultato sul 3-1 finale. Il Milan festeggia. Ora ci sarebbero i supplementari.

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