Daniel Maldini, il retroscena: rifiutata un’offerta dalla Serie A

Daniel Maldini, figlio d’arte e promettente attaccante del Milan, sarebbe stato chiesto in prestito da un club italiano.

Daniel Maldini
Daniel Maldini (acmilan.com)

Mezz’ora in campo a Nizza in amichevole. Una presenza costante, tra colpi di genio acuti ed un talento che deve ancora esplodere totalmente. Daniel Maldini è certamente uno dei migliori giovani fuoriusciti dalla cantera rossonera degli ultimi anni.

Maldini junior è figlio d’arte. In molti sperano che possa crescere ed ottenere risultati simili a quelle di papà Paolo, attuale direttore dell’area tecnica. Non sarà semplice, ma su Daniel c’è tanta fiducia, anche da parte del club che lo ritiene un elemento utile alla causa.

Non a caso Calciomercato.com ha svelato un retroscena. Un club di Serie A avrebbe fatto di recente una proposta concreta per il classe 2001. Un’offerta di prestito per dare a Maldini la possibilità di giocare con continuità e crescere lontano da Milanello.


Leggi anche:


Spezia, tentativo per Maldini: il piano del Milan

La società in questione sarebbe lo Spezia. Pare che i dirigenti liguri, nel recente incontro a Casa Milan con i vertici rossoneri, abbiano chiesto il cartellino di Daniel Maldini in prestito per una stagione. Un tentativo che però sembra essere andato a vuoto.

La spedizione dello Spezia a Milano non ha dato esiti positivi. Il club bianconero ha chiesto sia Maldini sia Pobega, ma per entrambi il club rossonero ha messo il veto. Particolare la scelta sul figlio d’arte, che forse avrebbe potuto rendere con continuità ed esplodere in prestito in una squadra giovane come quella di Thiago Motta.

Il piano del Milan sul ventenne è però ben chiaro. L’intenzione è quella di farlo crescere a maturare a Milanello, senza prestarlo a destra ed a manca. La soluzione di far crescere i propri talenti altrove a volte è vincente, come nel caso di Pobega che ha fatto molto bene sia a Pordenone che allo Spezia. Ma in altri casi rischia di essere dispersivo, come dimostrano talenti emergenti mai realmente esplosi dopo tante cessioni a titolo temporaneo (vedi Mastour o Plizzari).

Impostazioni privacy