Pellegri, il primo allenatore: “Tornerà un fenomeno grazie a Ibra”

Pietro Pellegri è ufficialmente un nuovo giocatore del Milan. Andiamo a vedere cosa pensa di lui il suo primo allenatore

Pellegri
Pellegri (foto AC Milan)

Pietro Pellegri ed il Milan, una storia a lieto fine. Non è durata poi tantissimo la trattativa che ha portato in rossonero il calciatore nativo di Genova, e che ha disputato le sue ultime stagioni in Francia vestendo la maglia del Monaco. L’attaccante ventenne approda così alla corte del diavolo, per cercare di rimettersi in gioco e far ricredere tutti coloro che non hanno avuto fiducia in lui a causa di innumerevoli problemi fisici.

Pietro vestirà la maglia numero 64, quella con cui ha esordito in Serie A a soli 15 anni con la maglia del Genoa a Marassi. Subito si è pensato alla nascita di una nuova stella, un fuoriclasse assoluto capace di battere record su record. Con la maglia del grifone però non riesce ad incidere e viene ceduto nel Principato di Monaco. Anche qui Pellegri non è molto fortunato, totalizzando non molte presenze per colpa di quegli infortuni a cui abbiamo accennato poc’anzi.

Ma c’è una persona che non ha mai smesso di credere in lui e tutt’ora pensa che Pietro Pellegri possa diventare un giocatore fuori dal normale: d’altronde l’età è dalla sua parte e a Pietro, di certo, il tempo non manca. Stiamo parlando della prima persona che lo ha visto su un campo da calcio, il primo allenatore a cui sono venuti i brividi la prima volta che lo ha visto giocare. Alex Bazzigalupi è stato il suo mister ai tempi della Pegliese, quando Pellegri aveva solamente 6 anni.


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Bazzigalupi: “La forza di Pietro? La famiglia”

Con un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Alex Bazzigalupi ha fatto intendere di intravedere in Pellegri ancora quelle qualità notate sin da quando era bambino: “Lui è un 2001 ed io lo facevo giocare con i ’98. Una volta segnò 4 reti in una sola partita: aveva, ed ha, qualità fuori dal normale”.

Divertente aneddoto raccontato da Bazzigalupi, che spiega come Pietro già dalla tenera età venisse chiamato “mini-Ibra” per le sue doti atletiche. E pensare che adesso giocherà proprio al fianco del suo idolo“Aveva un fisico fuori dal normale per un ragazzino della sua età. Ricordo che quando partiva palla al piede con la testa bassa non lo prendeva più nessuno“. Sull’esordio in A a 15 anni: “Il padre, Marco (oggi team mananger del Torino, ndr) ha fatto bene a non aspettare troppo. Quando ti accorgi che uno ha qualità superiori agli altri devi cogliere il momento. La forza di Pietro è proprio la famiglia, sempre attenta e rispettosa nei confronti di tutti”.

Tornando a Ibrahimovic, Bazzigalupi chiude dicendo: “Pietro tornerà ad essere l’attaccante esplosivo che tutti conosciamo proprio grazie allo svedese. Per lui è un idolo, da piccolo lo imitava in tutto e per tutto. Sono un allenatore fissato con la coordinazione, e penso che Zlatan sia diventato quello che è oggi anche grazie alle arti marziali. Quando Pietro segnò il primo gol in A piansi tanto. Sia io che il padre siamo sempre stati convinti che avrebbe fatto strada nel calcio”.

La speranza è che Pietro faccia tanta, tantissima strada nel calcio. Non sarebbe male, magari, che percorresse gran parte di questa strada regalando forti emozioni ai tifosi del Milan.

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