L’Italia si affida a Tonali: la verve del milanista per volare al Mondiale

Sandro Tonali potrebbe essere la grossa novità della Nazionale italiana domani sera a Belfast, a caccia dei punti per il primo posto.

Davvero incredibile come il calcio sia un mondo volubile ed estremamente sorprendente. Basti pensare al 2021 della Nazionale italiana e di come in pochi mesi siano cambiate le sensazioni attorno agli azzurri.

Sandro Tonali
Sandro Tonali (©LaPresse)

Solo quattro mesi fa l’Italia si laureava campione d’Europa, superando l’Inghilterra in finale e regalandosi un trofeo meritato, celebrato in tutto il paese come un traguardo incredibile. Ma oggi, pochissimo tempo dopo, si rischia di ricadere nel baratro.

C’è la forte possibilità di rivedere gli azzurri fuori dal Mondiale, quattro anni dopo il flop di Ventura con la Svezia. Ecco perché la gara di domani in Irlanda del Nord diventa la sfida più delicata di tutta la gestione Roberto Mancini.


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Mancini, deluso dalla prestazione di alcuni singoli contro la Svizzera, sta pensando ad alcuni cambiamenti di formazione. A Belfast domani servirà un’Italia aggressiva, lucida, che metta sotto gli avversari e provi a vincere con più reti di scarto possibili.

Secondo la Gazzetta dello Sport uno degli innesti quasi certi riguarda il milanista Sandro Tonali. Già in campo positivamente nel finale dell’Olimpico, il talento lombardo potrebbe essere promosso nel ruolo di mezzala sinistra, al posto di un Locatelli poco brillante.

L’Italia si affiderà dunque ai progressi ed alla verve di Tonali, che sta disputando un campionato a dir poco perfetto con la maglia del Milan. Il numero 8 ha dimostrato di saper fare tutto: interdizione, regia, inserimento. Sta diventando un centrocampista completo e Mancini non vuole sprecare il suo talento.

Per Tonali si tratterebbe della sesta presenza in Nazionale maggiore; l’ultima volta che partì da titolare risale ad un anno fa, nell’amichevole vinta agevolmente contro l’Estonia. Domani sarà match di tutt’altra intensità e forma, ma Tonali se chiamato in causa non mostrerà paure o tensioni. La sua maturazione passa da sfide così delicate e anche il c.t. Mancini lo sa bene.

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