Milan, Bakayoko resta ancora fuori: i motivi dell’esclusione

Solo panchina e zero minuti giocati nelle ultime gare per Tiemoué Bakayoko. Il mediano è fuori anche per una scelta societaria.

C’è chi, nonostante il Milan sia primo in classifica ed in semifinale di Coppa Italia, è ancora molto critico nei confronti delle scelte societarie sul mercato, sia quello estivo che l’ultimo svoltosi a gennaio.

Bakayoko e Maggiore
Tiemoue Bakayoko e Giulio Maggiore (©LaPresse)

Uno degli acquisti più criticati resta quello di Tiemoué Bakayoko, mediano francese che il Milan ha preso in prestito biennale dal Chelsea. Un rinforzo voluto da Stefano Pioli, il quale ha chiesto alla propria dirigenza un elemento di spessore fisico ed atletico per rendere più strutturato il suo centrocampo.

Finora però Bakayoko ha convinto poco o nulla. Il classe ’94 è tra i calciatori meno apprezzati della rosa. Lontanissimo parente del mediano tutto muscoli ed aggressività visto a San Siro nella stagione 2018-2019, quando in coppia con Kessie aveva reso quasi impenetrabile la mediana di mister Rino Gattuso.


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Bakayoko è stato schierato finora da mister Pioli in 17 occasioni ufficiali. Pochissime volte però è riuscito ad ottenere un posto da titolare. Spesso invece è subentrato per dare fisicità al centrocampo, con risultati piuttosto deludenti.

Emerge un dato relativo alle ultime gare. Nelle cinque partite giocate dal Milan tra fine gennaio ed il mese di febbraio (tra campionato e coppa) Bakayoko è sempre rimasto fuori. Solo panchine per il mediano francese, neanche un minuto giocato e astinenza dal campo piuttosto preoccupante.

Ma come scrive Calciomercato.it, c’è un input societario alla base di queste esclusioni quasi definitive. Pare che il Milan abbia chiesto a Pioli di non inserire forzatamente Bakayoko in campo. Il motivo è di natura contrattuale: qualora il francese raggiungesse un tot di presenze stagionali, il suo riscatto da parte del Milan diventerebbe obbligatorio.

Il club invece, poco contento delle sue prove stagionali, non intende trattenerlo. Anzi, nonostante il prestito sia biennale è sempre più viva l’idea di una risoluzione anzitempo, magari a giugno prossimo, con ritorno alla casa madre Chelsea. Simbolo di un clamoroso flop di mercato, nonostante Bakayoko fosse elemento d’esperienza e già consapevole dell’ambiente Milan.

Inoltre, a livello tecnico, Pioli lo considera un’ultimissima scelta a centrocampo. Per il modo di giocare del Milan, rapido e qualitativo, Bakayoko appare un pesce fuor d’acqua. Prima di lui nelle gerarchie vengono i vari Kessie, Tonali, Bennacer e persino Krunic. A questo punto il destino del 27enne sembra segnato.

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