Leao, gli scopritori: “Timido e pigro, così lo Sporting decise di prenderlo”

Luis Santos e Pedro Sobral raccontano di Rafael Leao ai microfoni di gianlucadimarzio.com. I due sono gli “scopritori” del talento portoghese…

Rafa Leao è ormai considerato come uno degli astri nascenti del calcio europeo e mondiale. La sua classe e qualità sono sotto gli occhi di tutti. Giocate, assist e gol lo hanno reso uno degli elementi più prestigiosi della rosa di Stefano Pioli.

Rafael Leao
Rafael Leao (©LaPresse)

Sta bruciando tappe e record Rafa con la maglia del Milan. Ma come e quando nasce il talento Leao? Chi ha portato a galla le sue qualità? Lo ha raccontato in maniera dettagliata Gianluca Di Marzio nel suo sito, attraverso le voci dei veri protagonisti.

Edgar Santos, il padre Luis e Pedro Sobral hanno il piccolo grande merito di aver partecipato all’affermazione di Rafael Leao in età infantile. Tutto nasce tramite Edgar, che frequentava lo stesso istituto di scuole elementari di Rafa. Correva l’anno 2007 ed Edgar Santos, di un anno più piccolo rispetto a Leao, lo sfidava spesso nelle partitelle tra classi… Ci mise poco a capire che quel ragazzino fosse un piccolo prodigio.

Il padre Luis in quell’anno lavorava all’Amora FC (club oggi militante nella Serie D portoghese), e chiedeva spesso al figlio se avesse amichetti che volessero unirsi a quella piccola realtà. Il fato volle che un giorno Luis ed Edgar videro Rafa Leao giocare nel parco vicino casa, ed Edgar senza indugi disse al padre “è lui, è lui il bambino di cui ti parlavo”. Da lì tutto ebbe inizio.


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Luis racconta l’incontro con Leao

Ai microfoni di gianlucadimarzio.com, Luis Santos ha raccontato nei dettagli quel primo incontro con Leao: “Mi sono avvicinato e gli ho chiesto se giocasse già da qualche parte. Risposta negativa e allora gli ho proposto di venire all’Amora. ‘Sì, ma chiedi a mia mamma prima’ mi ha detto”.

In quell’anno, Leao e la famiglia si stavano trasferendo nello stesso condominio di Luis Santos e ci volle poco per creare un dialogo e prendere una decisione. “All’epoca non avevano ancora l’età per fare partite ufficiali ma l’allenatore Pedro Sobral organizzava tantissimi tornei per preparare la squadra alla stagione successiva” ha continuato Luis.

E qui che entra in gioco proprio Sobral, ex tecnico di futsal premiato nel 2005 come allenatore dell’anno. Sobral decise di dedicarsi al fútbol qualche tempo dopo ed ebbe così la gran fortuna di far muovere i primi passi a uno come Rafa Leao. Anche lui, a gianlucadimarzio.com ha raccontato curiosi retroscena degli allenamenti con Leao. Timidio e pigro, ma dal talento limpidissimo.

L’ho allenato per qualche mese. Era timido ma si lamentava sempre perché insistevo con lui negli allenamenti, ma aveva davvero un potenziale pazzesco. Bisognava insistere! Un torneo l’abbiamo vinto in finale 3-1 contro lo Sporting, lui fece una doppietta”.

Lo Sporting nel destino

Pedro Sobral ha infine raccontato di non aver più visto Leao da quella finale, ma che tempo dopo incontrò il padre che gli disse: “Rafa è andato allo Sporting”. “Non ne rimasi affatto sorpreso: era davvero forte” ha concluso Sobral, che era stato ad un passo dall’entrata nell’Academy dello Sporting Lisbona come allenatore.

Oggi, Luis Santos lavora ancora per l’Amora FC, mentre Pedro Sobral allena un gruppo di bambini del Seixal, luogo nativo di Rafa Leao. Di Marzio racconta che quando il rossonero torna in Portogallo passa spesso a salutarli. Rispetto e riconoscenza per coloro che per primi hanno scoperto e portato a galla il suo piccolo ed oggi grande talento.

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