GLI AVVERSARI – Inter a due facce. Sensi l’uomo in più

Il campionato è appena iniziato, ma la quarta giornata regala subito il derby tra Milan e Inter. Una rivalità storica e molto sentita, che ogni volta rievoca le battaglie del passato. Andiamo a scoprire lo stato di forma e la probabile formazione della squadra di Conte. 

Antonio Conte Inter
Antonio Conte (©Getty Images)

Quest’anno ci sarà un doppia prima volta nel derby di Milano: quella di Giampaolo e Conte, arrivati al primo vero test della stagione. I nerazzurri sono a punteggio pieno e primi in classifica, sfruttando a pieno il calendario favorevole. Così doveva essere anche in Champions con l’esordio con lo Slavia Praga, finito però in maniera inaspettata. L’Inter infatti, dopo tre successi di fila, è stata fermata 1-1 a San Siro e forse un punto è stato fin troppo.

La partenza dell’Inter

L’Inter in Champions ha fatto un passo indietro a livello di gioco e personalità. E questo, in Europa, lo paghi sempre, seppur contro un avversario abbordabile. Il cammino è partito subito in salita, ma il pareggio tra Dortmund e Barcellona lascia aperto ogni scenario. Il principale obiettivo però è il campionato, dove al momento guarda tutti dall’alto verso il basso. I nerazzurri hanno fatto il loro dovere contro avversarie inferiori, non facendo grandi cose ma portando a casa i tre punti e subendo solo un gol (la miglior difesa proprio come il Milan).

Il fattore Conte

Il filo conduttore di queste partite rispecchia la filosofia di Antonio Conte: grande carattere, mentalità, solidità, e capacità di soffrire. L’ex tecnico della Juve ha subito inciso in maniera importante e un passo falso (per altro in Champions) non è ancora un campanello d’allarme.

Un errore di percorso ci può stare, ma l’ex Chelsea non ne ammetterà altri, figuriamoci nel derby che l’Inter non perde da quasi quattro anni (31 gennaio 2016). Aldilà del risultato e delle difficoltà del Milan, i nerazzurri devono cancellare l’ultima partita e offrire un altro tipo di prestazione, come imposto dallo stesso allenatore. Le motivazioni non mancano e di sicuro ci sarà una reazione.

La rivelazione Sensi

L’unica nota positiva è stata ancora Stefano Sensi, l’uomo in più di questa Inter. Un’assoluta rivelazione, capace di fare la differenza e essere decisivo in una grande squadra. L’ex Sassuolo sta diventando un rimpianto per il Milan, a un passo dal suo acquisto prima del blitz nerazzurro che ha vinto il derby sul mercato. Ora proverà a ripetersi anche sul campo.

Cresciuto in maniera esponenziale durante l’ultimo anno al Sassuolo, Sensi si è inserito nelle dinamiche tattiche dell’Inter con una rapidità incredibile. Già due gol segnati in questo inizio di campionato, alla prima col Lecce e poi contro l’Udinese, ma ciò che sorprende sono le sue prestazioni in generale. Qualità, tempi di inserimento, carattere. Davvero un gran bel calciatore.

Milan-Inter, la probabile formazione nerazzurra

L’Inter, come il Milan, dovrebbe scendere in campo con il solito blocco di giocatori. Conte non si sposterà dal 3-5-2 e difficilmente cambierà molto pedine, nonostante le fatiche della Champions. La posta in palio è troppo alta, non si possono prendere altri rischi.

Tra i pali ci sarà il capitano Samir Handanovic, protetto dalla difesa di ferro composta da Godin, De Vrij, Skriniar. Sugli esterni è sicuro del posto Asamoah, meno Candreva che è uscito malconcio contro lo Slavia Praga ma dovrebbe farcela. In caso contrario è pronto a debuttare in campionato il nuovo acquisto Lazaro.

A centrocampo non si toccano Brozovic e Sensi, mentre sono in tre per l’ultima maglia con Vecino avanti rispetto a Barella e Gagliardini. Davanti fiducia alla coppia Lukaku-Lautaro, in ombra in Champions ma molto bene nelle prime due di campionato. Ma occhio alla sorpresa Politano.

Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva , Vecino (Barella), Brozovic, Sensi, Asamoah; Lukaku, Lautaro (Politano).

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