Atalanta-Milan, Pioli: “Non farò cambi. Vogliamo battere una big”

La conferenza stampa di Pioli alla vigilia di Atalanta-Milan. Segui in tempo reale tutte le dichiarazioni del mister rossonero.

conferenza stampa Pioli
Stefano Pioli

Dalla sala stampa di Milanello seguiremo la conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia di Atalanta-Milan. I rossoneri vogliono dimostrare di poter competere anche contro un’avversaria quotata e ben messa in campo.

Serve un risultato positivo a Bergamo domani alle 12:30. Chiudere il 2019 con un successo di prestigio sarebbe un buon viatico per il nuovo anno solare e per traguardi migliori.

Pioli in conferenza stampa presenterà la sfida di domani. Tutte le dichiarazioni dell’allenatore saranno riportate qui in tempo reale. Segui la conferenza con noi!

Ricordiamo che sarà possibile seguire la diretta della conferenza stampa sulla pagina Facebook ufficiale del Milan (CLICCA QUI)

La conferenza stampa di Pioli: tutte le dichiarazioni

Stefano Pioli AC Milan
Stefano Pioli (©Getty Images)

Si parte dall’importanza per la partita contro l’Atalanta: “Non esistono le vacanze, non abbiamo altri pensieri se non la partita di domani. E’ un momento ancora delicato, con una classifica deficitaria. Abbiamo fatto gare positive, ma abbiamo bisogno di punti. L’avversario è forte, con grande potenziale offensivo, dovremo essere concentrati”.

Sul gioco del Milan: “L’idea c’è, non può essere ancora definitivo. L’Atalanta e Gasperini hanno costruito questo in più stagione. Noi dobbiamo fare ancora tanto. L’identità ce l’abbiamo, dobbiamo trovare le situazioni giuste, contrapporci con qualità. Fare la partita sarà difficile perché loro ripartono colpo su colpo. Dobbiamo avere l’intensità giusta per reggere l’urto”.

Bilancio positivo per Pioli contro Gasperini: “Dal 2004 ci incontriamo spesso. Sono sempre state partite ostiche. La sua difensiva è unica nel mondo, negli ultimi anni è migliorata la fase offensiva con giocatori di qualità. Abbiamo sempre giocato pallone su pallone, a viso aperto. Sarà la mentalità anche per domani”.

Gazidis ha detto l’Atalanta come modello da seguire: “Non so se lo ha detto Ivan, ma noi siamo il Milan. Abbiamo la nostra mentalità e i nostri obiettivi”.

Sulla classifica attuale: “E’ vietato parlare di tutto tranne che della partita di domani. La classifica vera sarà il 20 maggio, questa è parziale. Sappiamo dove siamo, non possiamo essere soddisfatti. Dobbiamo continuare a credere in noi e essere decisi in quello che facciamo”.

Su Rafael Leao: “La formazione di domani l’ho decisa ma non ve la comunico. Leao è entrato bene col Sassuolo. Non credo però che ad inizio partita cambierò soluzioni ed equilibri. In corsa possiamo cambiare qualcosa”.

Piatek e i precedenti a Bergamo: “Mi auguro che il Milan faccia bene. Poi ogni partita fa storia a sé. Non pensiamo a 6 mesi fa, dobbiamo guardare al presente. Tutti i calciatori devono pensare di essere decisivi per vincere. Piatek sta bene, ormai ha superato i problemi. Lui e Leao hanno qualità diverse, se ho bisogno di un centravanti d’area punto su Kris, se mi serve movimento scelgo Leao. Ma tutti i calciatori stanno bene di testa e di gamba”.

Atalanta-Milan ultima chance per l’Europa? “Mi sento dire sempre che c’è la partita della svolta. Hanno tutte un grande peso, si parla di risultato, classifica, fiducia, morale. Non può essere domani la partita decisiva perché mancano 70 punti a disposizione. Sono tutte importanti. Dobbiamo affrontarle giocando a calcio, col pensiero che sia l’ultima che possono giocare, dando tutto quello che hanno”.

Sul supporto dell’ambiente: “Serve tantissimo. Il momento è delicato ma i tifosi non ci hanno mai fatto mancare l’apporto. Sono sempre tanti, a San Siro e in trasferta. Più siamo uniti più i calciatori possono dare alla squadra”.

Sul Milan ‘piccolo’ con le grandi nelle ultime stagioni: “E’ un punto da migliorare. Non sono mancate le prestazioni. Solo a Roma non ci siamo espressi come dovevamo. Con Lazio, Juve e Napoli ci siamo mossi bene, contro squadre che puntano allo Scudetto. Non siamo riusciti a battere una big. Non posso giudicare il passato, ma per forza di cose prima o poi otterremo qualcosa di buono. Ma dobbiamo dimostrare di essere cresciuti”.

Su Suso fischiato a San Siro e su Castillejo: “Suso sta bene, ovviamente non fa piacere essere fischiato. Dobbiamo trovare però sempre qualcosa di positivo. Deve reagire, Suso ha qualità, può essere determinante, dovrà reggere queste pressioni. L’ho visto molto bene in allenamento, con disponibilità e serenità. Castillejo non dall’inizio? Lo dice lei… Sta bene rispetto a un mese fa”.

Sui ‘regali’ da trovare sotto l’Albero di Natale: “Voglio i tre punti domani”.

Su Rodriguez: “Sta bene, è un gran professionista, si è sempre comportato bene”.

L’assenza di Theo Hernandez: “Non abbiamo un altro terzino con le sue caratteristiche, la forza negli inserimenti. Giocheremo su situazioni diverse, con strappi in altre zone del campo”.

Sui calciatori del Milan in uscita: “Il mercato purtroppo durerà tanto tempo. Nessun giocatore del Milan deve pensarci. Chi avrà questi pensieri non verrà convocato. Se vedrete meno calciatori a disposizione è perché alcuni di loro non sarà motivato”.

Su Bennaer possibile mezzala: “Credo che la sua posizione sia davanti alla difesa. Può crescere molto, soprattutto in quel ruolo. Sa ragionare prima, pensare prima sia in difesa che in costruzione. Ha grandi motivazioni, nel suo ruolo sta facendo bene. Mi aspetto la crescita definitiva”.

Sulla pericolosità di Papu Gomez: “Se non abbiamo i piedi piantati a terra domani ci fanno fuori. Kessie? Non so se Gomez lavorerà nella sua zona, può muoversi anche più avanti. Sarà tutta la fase difensiva che dovrà essere attente, loro possono produrre tanto in attacco”.

Il giocatore dell’Atalanta che Pioli apprezza di più: “Difficile, penso che il lavoro di squadra sia unica. La simbiosi tra allenatore e società è incredibile, tutti così rendono al massimo. Io ho avuto Muriel a Firenze, mi piace per qualità. Ho avuto Ilicic a Palermo, anche lui sta facendo bene. Tutti stanno toccando il top delle loro performance”.

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