Yonghong Li: “Amo il Milan. Elliott ha piani diversi. Commisso? Offerta ridicola”

Prima intervista concessa da Yonghong Li, ex proprietario del Milan, personaggio molto misterioso che ha lasciato il club a Elliott.

Yonghong Li torna a parlare di Milan
Yonghong Li (foto AC Milan)

Yonghong Li torna a parlare di Milan. La prima intervista ufficiale dopo tanto tempo, concessa al portale internazionale Sempremilan.com.

Il misterioso imprenditore cinese, che ha lasciato le quote del club nell’estate 2018, ha voluto dire la sua sulla vecchia esperienza da presidente, ma anche sull’attuale gestione di Elliott Management.

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Mister Li ha subito ricordato l’affetto e la passione dell’ambiente Milan: “Ricordo il primo derby, grandioso. Le coreografie, il tifo, le emozioni. I fan sono la parte centrale del Milan, vi sono in tutto il mondo, sono l’anima della squadra. Volevamo farli felici dopo tanto tempo investendo nel club e nel mercato”.

E proprio il suo calciomercato (troppo) oneroso fu segno distintivo della gestione cinese: “Abbiamo preso in considerazione diversi giocatori, volevamo il meglio per il Milan e per l’allenatore. Cristiano Ronaldo? Chiunque vorrebbe averlo in squadra, avevamo un grande progetto in mente”.

Sulla cessione delle quote: “Fui profondamente dispiaciuto. Il Milan per me era una passione più che un investimento. Il mio socio David Han Li ha già spiegato a Forbes cosa è successo. La storia è lunga. Elliott? Non vede il Milan come lo vedevo io, ha altre motivazioni, il suo background parla da solo”.

Sulle strategie del Milan odierno: “Gazidis ha un suo progetto, solo il tempo ci dirà se è vincente. Certo un calciatore come Ibrahimovic farebbe ancora comodo, sarebbe da trattenere secondo me. Guardando i risultati andrebbero cambiate diverse cose”.

Infine sulla presunta offerta di Rocco Commisso per le quote del Milan: “La sua proposta era uno scherzo, un insulto per il vero valore del Milan. Non so cosa abbia detto ai giornali, ma non era accettabile. Forse è stato consigliato male, da persone disinformate e arroganti. Il Milan vale molto, basti pensare quanto ci teneva Berlusconi, sia io che lui siamo stati male nel cedere il club”.

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