Balotelli: “Ho accusato chi ha fatto i cori, non tutti i veronesi”

Prime dichiarazioni di Mario Balotelli dopo gli insulti razzisti ricevuti in Verona-Brescia domenica scorsa.

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Mario Balotelli (©Getty Images)

L’episodio di razzismo di cui è stato vittima Mario Balotelli nel corso di Verona-Brescia, sta facendo discutere molto. Il video dell’attaccante ha fatto il giro del mondo in poche ore. E purtroppo in Italia si continua a minimizzare questa terribile piaga.

La curva del Bentegodi non è nuova a situazioni simili: era già successo a Franck Kessie in Hellas-Milan di inizio settembre. Esattamente come in quel caso, la società Verona (con le parole dell’allenatore Juric e del presidente Setti) ha difeso i propri tifosi.

Oggi sono arrivate le prime dichiarazioni ufficiali di Balotelli ai microfoni de Le Iene. L’attaccante italiano – nell’estratto pubblicato dall’ANSA – ha rilasciato queste dichiarazioni: “Non ho accusato il Verona, non ho accusato la Curva del Verona. Ho accusato pochi scemi che hanno fatto i cori e li ho sentiti. Ho accusato quei coglioni e basta. Di sicuro non erano due o tre perché li ho sentiti dal campo”.

Continua Balotelli, con riferimento specifico ai tifosi veronesi: “Dico la verità: lo stadio del Verona e i tifosi del Verona mi stanno anche simpatici con i loro sfottó. Ma se vuoi distrarre un giocatore, lo puoi fare in mille modi ma non così. Così non va bene. Così non ci siamo”.

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Verona, interdetto fino al 2030 il capo ultrà per gli insulti a Balotelli

E Balotelli non ha commentato le parole riferite ieri dal capo ultrà del Verona, Luca Castellini: “Saranno stati in massimo dieci. La nostra curva prende in giro chiunque, senza fare distinzione di razza o altro. Ha la cittadinanza italiana ma non potrà mai essere del tutto italiano”.

E proprio per queste sue parole, l’Hellas Verona, con una nota, ha comunicato di aver preso provvedimenti nei suoi confronti: fuori dallo stadio ed escluso dalle attività legate alla società fino al 30 giugno 2030.

Nel dettaglio, questo il comunicato dell’Hellas Verona contro il capo ultrà: “Hellas Verona FC comunica di aver adottato nei confronti del Signor Luca Castellini una misura interdittiva che, proporzionata alla gravità dei fatti, alla luce di quanto previsto dagli art. 6 e 7 del Codice Comportamentale, essendosi trattato di un comportamento basato su considerazioni ed espressioni gravemente contrarie a quelle che contraddistinguono i principi etici ed i valori del nostro Club, prevede la sospensione di gradimento nei confronti del Signor Luca Castellini da parte di Hellas Verona FC sino al 30 giugno 2030″.

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