Milan, tutto sul Manchester United con Nicola Roggero

Alla scoperta del Manchester United insieme a Nicola Roggero, giornalista Sky ed esperto di calcio inglese.

nicola roggero

It’s Time. Manca sempre meno a Manchester UnitedMilan, la super sfida di Europa League. Si affrontano due delle squadre migliori del torneo. In molti infatti sono convinti che la vincitrice di questo doppio confronto potrebbe eessere la candidata principale ad alzare il trofeo il prossimo 26 maggio 2021 allo Stadion Energa di Danzica.

Dopo anni molto complicati, il Manchester United è tornato a livelli alti. In Premier è al secondo posto, ha tanti calciatori fortissimi e un impianto di gioco che sembra funzionare benissimo. Ricordiamo che i Red Devils vengono dalla Champions League: sono arrivati terzi in maniera un po’ rocambolesca, ma adesso vogliono arrivare fino in fondo all’Europa League.

Le possibilità di sono, e infatti sono considerati i favoriti. Di fronte però si ritroveranno un Milan pronto a dare battaglia. L’Old Trafford sarà il teatro della sfida, e per i tifosi rossoneri sarà subito nostalgia: in quello stadio, nell’ormai lontano 2003, arrivò la sesta Champions League della storia – contro la Juventus -, la prima alzata da Paolo Maldini (che ora ci ritornerà da dirigente). Sarà durissima fare risultato e contenere la forza dello United.


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Manchester United più solido

Per approfondire il discorso sul Manchester United, la redazione di MilanLive.it ha avuto il piacere di intervistare Nicola Roggero, giornalista e telecronista Sky Sport, grande esperto di calcio inglese. Anche lui è d’accordo: è l’avversario più ostico: “Se non la peggiore, è fra le peggiori. Poteva prendere il Tottenham, forse sarebbe andato un pochino meglio con l’Arsenal, ma la cerchia delle favorite è quella lì. Le inglesi in Europa League sono stra forti, quest’anno non c’è il Siviglia che negli ultimi anni in EL ha fatto piazza pulita di ogni rivale, quindi direi che il Milan doveva augurarsi di non prendere un’inglese e invece gli è capitata e forse addirittura la più forte”.

Manchester United
Manchester United (©Getty Images)

Dopo anni difficili, il Manchester United sembra aver trovato la strada giusta per un grande ritorno, ma c’è ancora del lavoro da fare per Solskjaer: “Non è ancora una squadra forte, ma è più solida. Ha ancora molti buchi, quest’anno negli scontri diretti con le altre grandi ha vinto solo col Manchester City domenica scorsa, per il resto o ha pareggiato o ha perso, addirittura una volta con un clamoroso 6-1 col Tottenham rimasto in dieci, quindi ha ancora dei limiti, non ha continuità. In Champions aveva battuto il PSG e demolito il Lispia, sembrava fatta e invece ha perso clamorosamente col Basaksehir e ha rimesso tutto in gioco, e da lì in poi è uscito. Ha perso con lo Sheffield ultimo in classifica, ha pareggiato col WBA penultimo. Non ha ancora la continuità e la quintessenza delle grandi. Ma è una squadra di grandi qualità, ha molti giovani”.

Il progetto rilancio è destinato a concretizzarsi nel giro di qualche anno: “Secondo me quest’anno chi ha fatto il salto è McTominay in mezzo al campo, sta giocando benissimo Luke Shaw e poi c’è Bruno Fernandes che da quando è arrivato ha cambiato la squadra. Sembra recuperata anche la causa Pogba, nel senso che sembra più convinto del Manchester United dopo i primi anni. E’ una squadra che nel giro di un paio d’anni potrebbe tornare ad essere una delle migliori in assoluto in Europa”.

Velocità super, ma la difesa balla

Il Milan dovrà fare attenzione a questo Manchester United, pericoloso soprattuttto per una caratteristica: “Ho detto adesso Bruno Fernandes, una delle forza è la straordinaria velocità anche se all’andata non dovrebbe giocare Rashford. Hanno i due terzini Wan-Bissaka e Shaw, Greenwood, Martial: sono giocatori estramemente veloci. Quindi se gli si dà campo, diveta difficile da arginare, credo sia questa la caratteristia migliore della squadra”.

Ma ha anche dei punti deboli: “Ha qualche problema in difesa: secondo me Maguire e Lindelof sono buoni difensori ma non grandi difensori, hanno un centrocampo molto solido: c’è McTominay, poi Fred con caratteristiche Fred e poi c’è Pogba che però dovrebbe giocare solo al ritorno”.

L’importanza di Bruno Fernandes e infortuni

L’uomo chiave è Bruno Fernandes, decisivo nel cambio di passo del Manchester Uniteed: “Sì, è arrivato a gennaio e lo United stava andando benino e con lui ha iniziato ad andare meglio. E sta continuando ad andare bene. Certo, il Manchester è uscito dalla Champions, ma intanto è andato avanti in Europa League, è secondo in classifica, giocherà i quarti di FA Cup ed è in corsa per diversi obiettivi. Ed è quello che è mancato in questi anni allo United, vincere qualcosa, a parte con Mourinho quando vinse Europa League e Coppa di Lega. Per il resto non è mai stato protagonista in camponato”.

In questa stagione qualcosa è cambiato: “Quest’anno lo è stato di più, tanto che ad un certo punto è stato in testa per qualche settimana. Soprattutto mi sembra una squadra più solida come ho detto prima rispetto agli altri anni. Vedremo come se la caverà col Milan che comunque sta facendo una buona stagione”.

Bruno Fernandes
Bruno Fernandes (©Getty Images)

Anche Solskjaer deve fare i conti con diversi infortuni ma non quanti il Milan. Anzi, è probabile un recupero molto importante: “Rashford al 95% non ci sarà, nemmeno Pogba, dovrebbe invece recuperare Edinson Cavani. Potrebbe giocare lui punta con Martial sulla fascia al posto di Rashford. Mancando Pogba, in mezzo credo che giocheranno con McTominay e Fred e Bruno Fernandes trequarista. La difesa è quella, bisogna vedere in porta: Henderson ha giocato in Coppa quest’anno, ha giocato anche col City e ha sempre fatto bene, vedremo cosa deciderà Solskjaer, io credo che giocherà lui”.


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Vivaio e record

Solskjaer ha cambiato faccia al Manchester United, e ci è riuscito anche grazie allo splendido lavoro fatto coi giocatori del vivaio. Così ha portato avanti un record incredibile: “Solskjaer arrivò a dicembre 2018 e gli fu fatto un contratto a tempo. Dopo che eliminò il Paris Saint-Germain in Champions League gli è stato allungato di tre anni. Secondo me ha fatto bene per un motivo che è slegato dai risultati specifici. Ha fatto riscoprire al Manchester United il valore strepitoso del proprio vivaio. Lo United ha un record che continua ad alimentare. Dal 1937 schiera ad ogni partita almeno un calciatore che proviene dal proprio settore giovanile. Ed è una caratteristica che continua ad alimentare nonostante i tanti giocatori presi dal mercato”.

Greenwood
Mason Greenwood (©Getty Images)

E chi sono questi giocatori provenienti dal vivaio? Roggero elenca quelli più importanti: “Solskjaer si è ritrovato Rashford, che però aveva lanciato Van Gaal, ha rilanciato McTominay che invece aveva avuto le prime chance con Mourinho. Ha lanciato Greenwood, l’anno scorso ha fatto molto bene Willam, si fida molto di Tuanzebe, ha ripreso Henderson. Quindi ha lavorato per il futuro. Non si è posto l’obiettivo immediato di vincere subito di trofei (che, se arrivano, meglio) ma si è posto l’idea di costruire in tre-cinque anni una squadra molto forte. E in questo senso è stato molto positivo il suo lavoro. Si è guadagnato una bella stima, ci sono possibilità molto più alte rispetto a quelle che lo mandino via”.

10 Champions League in campo

Il Manchester United parte favorito, ma fare previsioni in una doppia sfida così è complicatissimo: “Credo che la squadra che sopravviverà si proietterà come una delle favorite del torneo. Intanto ne elimini una forte, e sicuramente acquisisci molta fiducia. L’acquisirebbe lo United, che eliminerebbe il Milan che una grande storia e prestigio, e la stessa cosa vale per il Milan. Non ci sono altri avversari più forti del Manchester United. Sono due fra le migliori formazioni del torneo, quindi c’è un vantaggio per chi riuscirà ad avere la meglio. I pronostici li sbaglio sempre. Faccio solo un ragionamento. Essendo la Premier League un campionato più forte della Serie A, è facile pensare che la seconda del campionato inglese sia la più forte della seconda del campionato italiano. Ma più forte vuol dire poco perché in due partite possono emergere situazioni diverse”.

Milan
Milan (©Getty Images)

Una cosa è certa, sarà una sfida affascinante fra due club storici: “L’importante è che sia una partita aperta. Ed è sempre la cosa che mi auguro quando si assiste ad un evento sportivo. Saranno in campo 10 Coppe dei Campioni, più tutto quello che hanno vinto. Il Milan ha solo un buco nella propria storia, che è l’Europa League o Coppa UEFA, ci sarebbe la possibilità di colmare questo buco…”.

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